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Il Napoli di Conte gioca già come se avesse Lukaku, ma per ora c’è Raspadori (Gazzetta)

Il Napoli si siede dietro in 5-4-1, cedendo il pallone al Bologna. Conte lo faceva anche nella sua Inter scudettata. Lì si appoggiava a Lukaku

Il Napoli di Conte gioca già come se avesse Lukaku, ma per ora c’è Raspadori (Gazzetta)
Napoli's Italian forward #81 Giacomo Raspadori (R) fights for the ball with Bologna's Swiss forward #11 Dan Ndoye during the Italian Serie A football match SSC Napoli against Bologna FC 1909, at the Diego Armando Maradona Stadium in Naples on August 25, 2024. (Photo by CARLO HERMANN / AFP)

Il Napoli di Conte gioca già come se avesse Lukaku, ma per ora c’è Raspadori (Gazzetta).

Ecco uno stralcio dell’analisi della partita Napoli-Bologna 3-0 della Gazzetta dello Sport.

Scrive la Gazza con Alex Frosio:

Non tutti i problemi del Napoli sono risolti, sia chiaro. Dopo un paio di azioni pulite concluse debolmente da Raspadori, il Napoli si siede dietro in 5-4-1, cedendo il pallone al Bologna. Conte lo faceva anche nella sua Inter scudettata. Però, a differenza di quella versione, non riesce a lungo a ripartire, appoggiandosi alle sponde del centravanti: Raspadori non può per ovvi motivi svolgere le funzioni di protezione e distribuzione che saranno di Lukaku, ma il gioco sembra già congegnato per avere davanti Big Rom. Senza, gli azzurri si ritrovano a dover cercare di uscire in conduzione o con corse lunghe, puntualmente stoppate dal Bologna, che aggredisce nella metà campo avversaria come da verbo di Italiano. 

La conferenza stampa di Conte

Dopo la vittoria in casa contro il Bologna, il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza.

«In conferenza pre Bologna avevo chiesto grande compattezza e unità ai tifosi, che mi aspettavo che il Maradona facesse il Maradona e non avevo il minimo dubbio da questo punto di vista: possono cambiare allenatori, e proprietà ma il tifoso napoletano conserverà sempre questo amore viscerale. Non c’erano dubbi sulla risposta. Noi però dovevamo dare comunque un segnale e al di là di tutte le situazioni. Non avevo dubbi sul fatto che questi ragazzi, in allenamento si allenano bene: non posso avere il controllo del risultato finale ma quello del lavoro lo posso avere e avevo risposte importanti da questo punto di vista. 

Sono tre punti che devono essere l’inizio di questo percorso. Per me sono i primi tre punti da allenatore del Napoli e mi sono emozionato. Ci tenevo tantissimo che riuscissimo a dare alla nostra gente questa vittoria. Un successo tra l’altro contro un’ottima squadra che lo scorso anno si è qualificata in Champions e che anche stasera ha dimostrato di essere un’ottima squadra. Deve essere un punto di partenza questo per prendere fiducia e continuare a dare questo senso di unione. Oggi al di là della difficoltà e della partita si è respirato in ogni secondo del campo un senso di unione importante, coi giocatori intenzionati nell’aiutarsi l’un con l’altro e tutto questo deve essere un punto di partenza. Non vincevamo da tanto al Maradona e lo abbiamo fatto con un risultato importante»

Tutti sognano Lukaku, l’ha sentito?

«Spero che quanto prima si chiuda il mercato, per noi allenatori non è facile creare l’alchimia e il senso d’unione. Non dico niente perché non è ufficiale, ne parlerò quando lo sarà come ho fatto con Neres. Oggi ha fatto già vedere qualcosa di importante. Hanno fatto bene anche Raspadori e Simeone»

Colpito dal cambio di passo della squadra?

«Me lo auguravo, ma tra il dire e il fare c’è parecchio. Sono contento di Kvara, va dato merito a lui per come si allena, il lavoro dà dei frutti. Buongiorno l’abbiamo voluto fortemente, essendo giovane può stare tantissimi anni nel Napoli e nel futuro può diventare il capitano quando Di Lorenzo smette. Giovanni è stato straordinario oggi. Alessandro è forte in fase difensiva. Gli chiedo più fiducia e coraggio in fase di possesso. E’ stato un grande acquisto. A livello tattico attacchiamo con un 3-1-6 con Di Lorenzo che s’inserisce. Cerchiamo di difendere nel modo più compatto possibile. A Verona ci hanno fatto gol su tre ripartenze, abbiamo gestito male. Con il Modena abbiamo fatto il 70% di possesso e non fatto gol, l’indice di pericolosità era bassissimo. Oggi abbiamo tirato tantissimo, siamo stati pericolosissimi con Politano e Raspadori. Contro queste squadre abbiamo provato le uscite, se esci bene quando ti pressano diventi pericoloso. C’è da lavorare e continueremo a farlo».

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