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Il web è impietoso: spunta un altro ritiro di Angela Carini per un dolore alla caviglia – VIDEO

Ai Mondiali di Istanbul del 2022. Si accascia alla fine del primo round per un dolore che sembra fortissimo. Non ci sono tracce di diagnosi

Il web è impietoso: spunta un altro ritiro di Angela Carini per un dolore alla caviglia – VIDEO
Italy's Angela Carini takes a break while fighting against Algeria's Imane Khelif in the women's 66kg preliminaries round of 16 boxing match during the Paris 2024 Olympic Games at the North Paris Arena, in Villepinte on August 1, 2024. (Photo by MOHD RASFAN / AFP)

Il web è impietoso: spunta un altro ritiro sospetto di Angela Carini per un dolore alla caviglia.

È un video che dall’alba di questa mattina è su X. Ritrae Angela Carini impegnata in un incontro con la turca Busenaz Surmeneli. Verso la fine del primo round l’azzurra improvvisamente scivola, o cade, comunque va a terra, si accascia, lamenta un dolore fortissimo alla caviglia e non riprende più l’incontro. Si era ai Mondiali di Istanbul del 2022. Non abbiamo trovato sul web tracce della diagnosi dell’infortunio.

 

Khelif è stata diffamata. La Carini ha preso un colpo al naso? È la boxe (Le Parisien)

Le Parisien ritorna sul caso della giornata. L’incontro tra l’algerina Khelif e l’italiana Carini. Ormai tutto il mondo conosce l’antefatto della storia. I francesi cercando di andare oltre. Si chiedono com’è che in Algeria siano stupiti da tante polemiche. Anche i francesi in giro per Parigi non capiscono tanto clamore. La Carini si è ritirata per i colpi a volto. È pur sempre la boxe, fa notare le Parisien.

«Ho visto un dottore, il naso non è rotto», avrebbe detto Angela Carini dopo il match secondo il quotidiano francese. Il suo ritiro a 46 seconda dall’inizio del match “ha riacceso le polemiche riguardo all’identità di genere della sua avversaria di giornata“.

Tra le tante cose già dette, scritte e ripetuto, le Parisien ritiene importante sottolineare le parole di un allenatore della spedizione algerina. Rachid Hallaf.

«Imane gareggia regolarmente nei Campionati del mondo. Non ha mai messo ko nessuno. E ai Giochi di Tokyo è stata battuta nei quarti di finale». Secondo lui, la polemica è nata dopo il cambio di categoria di Imane, che prima lottava sotto i 60 kg.

«Stiamo facendo falso processo. Parliamo di cromosomi quando sono ormoni. Questa è responsabilità dei medici e del Cio, non dei social network», lamenta il tecnico. «Per noi è difficile. La squadra è totalmente destabilizzata. Non è mai bello essere accusati di barare».

Tony Yoka, oro a Rio 2016 nella categoria supermassimi, la pensa allo stesso modo. «Questo non è un dibattito. Alle Olimpiadi le regole sono chiare. E non è che domini la sua categoria. Questa è diffamazione».

Chiedendo un po’ in giro per Parigi, anche parecchi francesi non capiscono la polemica.

«L’italiano è stata colpita al naso? Parliamo di boxe, vero?» ride Alexandra, una parigina. «Siamo tutti diversi, con più o meno ormoni». «Abbiamo fiducia nelle autorità olimpiche. È come nel calcio, dove tutti vogliono essere arbitri» , sospira Gilles, un volontario.

«Come persona che fa boxe, ritengo che lei non debba essere lì se è dopata. D’altra parte, se si tratta di un vantaggio genetico, per me non è un problema, perché esiste in tutti gli sport. Da lì a dire che l’italiano ha preso un colpo, per questo è pur sempre boxe!» aggiunge Colin, parigino.

 

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