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Italia, Spalletti richiama Tonali in Nazionale. Prima chiamata per Kean, Brescianini e Okoli

Per gli impegni di Nations League ci sono i “napoletani” Meret, Di Lorenzo, Buongiorno e Raspadori. Non c’è Barella, subirà un intervento al naso

Italia, Spalletti richiama Tonali in Nazionale. Prima chiamata per Kean, Brescianini e Okoli
Mg Lipsia (Germania) 24/06/2024 - Euro 2024 / Croazia-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

L’Italia torna in campo per gli impegni di Nations League dopo due mesi dalla disfatta all’Europeo contro la Svizzera. Gli Azzurri sfideranno Francia e Israele in trasferta, rispettivamente venerdì 6 settembre al Parco dei Principi di Parigi e lunedì 9 settembre alla Bozsik Arena di Budapest (campo neutro per il conflitto in cui è coinvolto Israele). I convocati di Spalletti.

Prima chiamata per Okoli, difensore del Leicester. Era già stato convocato per alcuni stage nel 2022. Per la prima volta a Coverciano ci sarà anche Brescianini, centrocampista dell’Atalanta. Ritorna Tonali dopo la squalifica per scommesse. Ritorna Kean, prima volta che Spalletti lo convoca. L’attaccante spera di ritrovare più continuità con la Fiorentina.

Non ci sarà Barella che si sottoporrà ad un intervento al naso. Domenica il raduno a Coverciano, dove gli Azzurri lavoreranno fino a giovedì. Poi la partenza per Parigi e venerdì 6 settembre la sfida con la Francia. Il mattino successivo altro volo verso Budapest e, al termine della gara con Israele, il rientro in Italia.

Spalletti è sparito, inseguito da accuse tremende. Che ne pensa di Buffon ingombrante ds dell’Italia?

A scriverne è il Corriere della Sera che con Fabrizio Roncone ricorda la vergogna sportiva vissuta un mese fa agli Europei.

È passato appena un mese dalla partita contro la Svizzera, che ci dette una formidabile lezione, umiliandoci e sbattendoci fuori dagli Europei. Eppure il calcio italiano già cammina baldanzoso sopra le proprie macerie, perfettamente concentrato sulla routine di stagione — calcio mercato, prime amichevoli — e su una nuova, clamorosa e lacerante battaglia tra Federcalcio e Lega, una storia politica di potere per avere più potere e difendere altro potere. Colpisce, perciò, la spaventosa capacità di rimozione dell’intero movimento d’un dramma che non è stato solo sportivo, ma anche e soprattutto industriale. Pazzesca, davvero, l’assenza di una qualsiasi profonda riflessione. Nessun provvedimento urgente. Sebbene all’Olympiastadion di Berlino sia accaduto qualcosa di storico e di tremendo: mai, a memoria recente, una squadra azzurra è stata così maltrattata sul piano tecnico e agonistico. Al fischio finale, i nostri calciatori, che erano arrivati agli ottavi dopo un girone giocato in modo imbarazzante, e presi a pallate dagli spagnoli, sembravano come sollevati.

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