L’avvocato della pugile: ha deciso di avviare una nuova battaglia alla Procura di Parigi, quella della giustizia, dignità e onore, contro l’incitamento all’odio online.
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Dopo le numerose critiche e polemiche di genere subite, Imane Khelif è riuscita a vincere l’oro nel pugilato 66kg alle Olimpiadi.
Tuttavia, l’algerina ha deciso di presentare una denuncia alla Procura di Parigi per cyberbullismo aggravato, affermando di aver ricevuto polemiche amplificate online.
La Khelif presenta una denuncia di cybermolestie aggravate alla Procura di Parigi
L’avvocato della Khelif, Nabil Boudi, ha scritto il seguente comunicato:
Appena premiata con la medaglia d’oro, ha deciso di avviare una nuova battaglia, quella della giustizia, della dignità e dell’onore. Ha depositato una denuncia per fatti di cybermolestie aggravate alla procura incaricata della lotta contro l’incitamento all’odio on line presso la procura di Parigi.
L’Algeria ha deciso che la pugile sarà la portabandiera del suo Paese nella cerimonia di chiusura di questa sera, affiancata dal mezzofondista Sedjati.
Le parole della pugile dopo la medaglia d’oro
A Sntv dice che la tempesta mediatica sta avendo “effetti enormi”: “Invio un messaggio a tutte le persone del mondo per sostenere i principi olimpici e la Carta olimpica, per astenersi dal bullizzare tutti gli atleti, perché questo ha effetti, effetti enormi. Può distruggere le persone, può uccidere i pensieri, lo spirito e la mente delle persone. Basta bullismo”. Khelif racconta il dolore, la sopportazione degli attacchi nei suoi confronti lontano da casa: “Sono in contatto con la mia famiglia due giorni alla settimana. Spero che non siano stati colpiti profondamente. Sono preoccupati per me. Se Dio vuole, questa crisi culminerà in una medaglia d’oro, e questa sarebbe la risposta migliore”.