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Khelif è stata diffamata. La Carini ha preso un colpo al naso? È la boxe (Le Parisien)

La pugile algerina era anche a Tokyo nel 2021. Secondo alcuni algerini la polemica sarebbe nata dopo il cambio di categoria di Imane, prima lottava sotto i 60 kg

Khelif è stata diffamata. La Carini ha preso un colpo al naso? È la boxe (Le Parisien)
Algeria's Imane Khelif (in red) arrives for her women's 66kg preliminaries round of 16 boxing match against Italy's Angela Carini during the Paris 2024 Olympic Games at the North Paris Arena, in Villepinte on August 1, 2024. (Photo by MOHD RASFAN / AFP)

Le Parisien ritorna sul caso della giornata. L’incontro tra l’algerina Khelif e l’italiana Carini. Ormai tutto il mondo conosce l’antefatto della storia. I francesi cercando di andare oltre. Si chiedono com’è che in Algeria siano stupiti da tante polemiche. Anche i francesi in giro per Parigi non capiscono tanto clamore. La Carini si è ritirata per i colpi a volto. È pur sempre la boxe, fa notare le Parisien.

Khelif gareggiava già durante Tokyo 2021

«Ho visto un dottore, il naso non è rotto», avrebbe detto Angela Carini dopo il match secondo il quotidiano francese. Il suo ritiro a 46 seconda dall’inizio del match “ha riacceso le polemiche riguardo all’identità di genere della sua avversaria di giornata“.

Tra le tante cose già dette, scritte e ripetuto, le Parisien ritiene importante sottolineare le parole di un allenatore della spedizione algerina. Rachid Hallaf.

«Imane gareggia regolarmente nei Campionati del mondo. Non ha mai messo ko nessuno. E ai Giochi di Tokyo è stata battuta nei quarti di finale». Secondo lui, la polemica è nata dopo il cambio di categoria di Imane, che prima lottava sotto i 60 kg.

«Stiamo facendo falso processo. Parliamo di cromosomi quando sono ormoni. Questa è responsabilità dei medici e del Cio, non dei social network», lamenta il tecnico. «Per noi è difficile. La squadra è totalmente destabilizzata. Non è mai bello essere accusati di barare».

Tony Yoka, oro a Rio 2016 nella categoria supermassimi, la pensa allo stesso modo. «Questo non è un dibattito. Alle Olimpiadi le regole sono chiare. E non è che domini la sua categoria. Questa è diffamazione».

Chiedendo un po’ in giro per Parigi, anche parecchi francesi non capiscono la polemica.

«L’italiano è stata colpita al naso? Parliamo di boxe, vero?» ride Alexandra, una parigina. «Siamo tutti diversi, con più o meno ormoni». «Abbiamo fiducia nelle autorità olimpiche. È come nel calcio, dove tutti vogliono essere arbitri» , sospira Gilles, un volontario.

«Come persona che fa boxe, ritengo che lei non debba essere lì se è dopata. D’altra parte, se si tratta di un vantaggio genetico, per me non è un problema, perché esiste in tutti gli sport. Da lì a dire che l’italiano ha preso un colpo, per questo è pur sempre boxe!» aggiunge Colin, parigino.

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