La pugile algerina ha fatto causa anche contro X, la cosa le permetterà di indagare chiunque l’abbia offesa anche sotto pseudonimo
Imane Khelif ora attacca. La pugile algerina, oro nei 66 chili a Parigi dopo essere stata massacrata per la sua presunta eccessiva mascolinità (con l’innesco italiano del “caso Carini”, sappiamo sempre come distinguerci) ha presentato una denuncia penale alle autorità francesi nei confronti di Elon Musk e della scrittrice J.K. Rowling accusandoli di “atti di molestie online aggravate”. La notifica è stata inviata venerdì al centro anti-odio online della Procura di Parigi.
Variety – ripreso poi dal resto della stampa internazionale – ha intervistato il suo avvocato, Nabil Boudi. Stando a quanto riportato dal settimanale la causa è stata intentata contro X, la piattaforma che ha ospitato le peggio accuse nei suoi confronti. Ciò “garantisce che l’accusa abbia tutta la libertà di indagare contro tutte le persone”, anche chi s’è nascosto dietro pseudonimi. Ma – anche – i vip che hanno approfittato del caso a scopi evidentemente politici. Come Trump, che “ha twittato, quindi, indipendentemente dal fatto che venga nominato o meno nella nostra causa, sarà inevitabilmente esaminato come parte dell’accusa”, ha spiegato l’avvocato.
In un messaggio ai suoi 14,2 milioni follower, la scrittrice di Harry Potter aveva pubblicato una foto del combattimento di Khelif con Angela Carini, accusandola di essere un uomo che “si stava godendo l’angoscia di una donna a cui aveva appena dato un pugno in faccia”. E Musk aveva condiviso un post della nuotatrice Riley Gaines in cui affermava che “gli uomini non appartengono agli sport femminili”. Il proprietario di X aveva co-firmato il messaggio scrivendo: “Assolutamente”. Trump aveva pubblicato un messaggio con una foto del match con Carini: “Terrò gli uomini fuori dagli sport femminili!”.