Serve una cifra (bonus compresi) più vicina ai 60 milioni che ai 55. Giuntoli dovrebbe alzare la base fissa dell’offerta

Koopmeiners, disgelo Atalanta Juventus ma servono 58 milioni (Pedullà)
Ecco cosa scrive su X l’esperto di mercato Pedullà.
Koopmeiners: incontro positivo, possiamo definirlo incontro del disgelo tra Atalanta e Juventus dopo le recenti tensioni. Ora la Juventus può chiudere per una cifra superiore ai 55 milioni bonus compresi. Ma la giornata di oggi può essere definita come quella della possibile-probabile svolta.
#Koopmeiners: incontro positivo, possiamo definirlo incontro del disgelo tra #Atalanta e #Juventus dopo le recenti tensioni. Ora la #Juventus può chiudere per una cifra superiore ai 55 milioni bonus compresi. Ma la giornata di oggi può essere definita come quella della…
— Alfredo Pedullà (@AlfredoPedulla) August 11, 2024
Scrive Pedullà sul suo sito:
Teun Kooomeiners si avvicina sempre più alla Juventus. L’incontro di oggi, che vi abbiamo anticipato, ha intanto portato al disgelo tra i due club, la situazione stava diventando molto pesante alla luce delle ultime vicende. Il summit è servito a chiarire, a ripristinare un rapporto: la Juventus vuole liberare Koopmeiners e regalarlo a Thiago Motta dopo un inseguimento che vi stiamo raccontando dallo scorso 10 gennaio. L’Atalanta ha chiarito che nulla ha contro la Juventus, ma che si sarebbe aspettata una interpretazione diversa soprattutto nelle ultime settimane. Il confronto è servito a stemperare. Adesso ci sono davvero le condizioni per andare fino in fondo: la Juventus che aveva preparato una proposta di 50 milioni più bonus, potrebbe (dovrebbe) alzare la base fissa per arrivare complessivamente a una cifra più vicina ai 60 che ai 55 milioni. Con una parte di quei soldi l’Atalanta cercherà di anticipare la concorrenza – il Brighton in modo particolare – per assicurarsi O’Riley, da sempre obiettivo del club (il Celtic chiede almeno 28 milioni di base fissa). Ma prima il via libera per Koopmeiners in modo da porre fine a una telenovela infinita…
Koopmeiners come l’impiegato del catasto, si è messo in “malattia”
Koopmeiners ha deciso di forzare la mano con l’Atalanta. Il centrocampista vuole la Juve e non ha alcune intenzione di mediare con la società bergamasca. Ha saltato anche l’allenamento nonostante la convocazione presentando anche un certificato medico. Ne scrive La Stampa.
Scrive il quotidiano:
Non è un mistero, anzi. Come non lo è il fatto che pure Koopmeiners voglia andare alla Juve. A tal punto da rifiutare
fin qui la corte di tutti gli altri club interessati, Liverpool incluso. Al punto da arrivare allo strappo con l’Atalanta nel tentativo di forzare la mano. Le dichiarazioni di Gian Piero Gasperini all’Eco di Bergamo hanno scoperchiato il caso, l’entourage di Koopmeiners rivendica una promessa incassata negli scorsi mesi relativa alla possibilità di essere ceduto a un grande club in estate. E anche ieri nonostante la convocazione Koopmeiners non si è presentato all’allenamento in programma adducendo certificato medico. La trattativa intanto procede, la Juve rilancio dopo rilancio è arrivata già da qualche giorno ben oltre il muro dei 50 milioni, tra parte fissa e bonus si sfiorano i 55 con l’Atalanta che continua a chiederne 60 ma che allo stesso tempo si ritrova a dover gestire una situazione che sta sfuggendo di mano.
Giuntoli non è nuovo a manovre piratesche ma ha offerto meno dei 47 milioni del Napoli
Giuntoli non è nuovo a manovre piratesche ma per Koopmeiners la Juve ha offerto meno del Napoli. A scriverlo è il Corriere di Bergamo con Gigi Riva. Ecco cosa scrive sul Corriere di Bergamo col titolo “Juve scorretta, Koopmeiners ingrato”.
“Se non di tracotanza, si può al minimo parlare di grave scorrettezza della Juventus e di ingratitudine del giocatore. Si parla di Teun Koopmeiners ovviamente e di una telenovela che è virata sulle tinte del giallo dopo che si era placidamente trascinata tra il rosa degli amorosi sensi e il miele dei successi. La Juventus, dunque. Il suo direttore sportivo Cristiano Giuntoli non è nuovo, secondo radio-mercato, a manovre piratesche”.