Il mandato di Malagò scade il prossimo anno, il ministro Abodi non gradirebbe la sua proroga. Malagò potrebbe andare alla Federcalcio
Il mandato di Giovanni Malagò come presidente del Coni terminerà il 30 maggio 2025 e, secondo quanto riportato da Repubblica, in politica stanno spingendo per la nomina di Luca Zaia, presidente del Veneto.
La destra all’attacco dello sport: Zaia potrebbe sostituire Malagò al Coni
Il quotidiano scrive in merito:
Il Coni, la Federcalcio, la Federazione nuoto, persino la guida della redazione sportiva della Rai: lo sport, nell’estate olimpica, è diventato terreno di conquista del centrodestra. All’orizzonte ci sono, nel 2025, le elezioni per la presidenza del Coni: e lì può spuntare fuori Luca Zaia. Il mandato di Giovanni Malagò scade il 30 maggio 2025, tutti sanno che vorrebbe una proroga, ma il ministro Abodi non è entusiasta. A Malagò potrebbe essere prospettata un’altra sfida, magari la Federcalcio. Quanto al presidente del Veneto, le sue ultime settimane sono fatte di dichiarazioni pubbliche condite di sincerità e avvertimenti: il popolarissimo governatore è in scadenza di mandato e per lui alla fine da Roma non sono arrivate deroghe. Zaia dopotutto è uno degli artefici della conquista olimpica di Milano-Cortina 2026, difficilmente taglierà il nastro, bisognerebbe far slittare il rinnovo del Consiglio veneto; e negli anni si è costruito un’immagine di manager prestato alla politica, sempre attento a non sconfinare nella propaganda fine a sé stessa.
Il pragmatismo di Zaia non dispiace neanche a pezzi di Pd. Si narra di un via libera di Stefano Bonaccini, ex collega presidente di Regione, a un’ipotesi sportiva. Si racconta di una mossa di Meloni concordata con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, entrambi interessati a far arrivare a Roma l’unico leghista potenzialmente capace di fare da contraltare a Salvini. Affidare il Coni a Zaia per FdI sarebbe un compromesso maldigerito, in realtà, e la strada è rischiosa. Non si viene nominati, ma si passa attraverso un voto a scrutinio segreto dei presidenti delle federazioni e degli enti di promozione sportiva: le sorprese sono sempre possibili.