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Leclerc: «Schumacher è stato una leggenda, ma Senna era speciale»

Alla Gazzetta: «Siamo incappati in problemi che non ci aspettavamo, ma dobbiamo reagire. Hamilton? Anche i nostri cani si sono conosciuti»

Leclerc: «Schumacher è stato una leggenda, ma Senna era speciale»
Montecarlo 25/05/2024 - gara F1 / foto Panoramic/Image Sport nella foto: Charles Leclerc ONLY ITALY

Questo fine settimana la Formula 1 correrà a casa della Ferrari, a Monza. Un Gran Premio speciale per Charles Leclerc che vinse proprio a Monza al suo primo anno in Ferrari. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il pilota monegasco si sofferma sul lavoro a Maranello e sul rapporto con Hamilton, futuro compagno di squadra.

 Leclerc, che cosa succede nella sua testa e all’interno del team quando c’è il Gran Premio d’Italia?

«È una motivazione extra, perché questa gara sentimentalmente ha un valore aggiunto, visto che corriamo vicino a casa e davanti ai nostri tifosi. Inoltre c’è attesa perché di solito portiamo novità sulla vettura, specifiche per la pista, e siamo ansiosi di scoprire come funzioneranno. Avendo vinto nel 2019, tutti abbiamo voglia di ripeterci».

Leclerc sul finale di stagione

Quanto è importante chiudere bene questa stagione in prospettiva delle prossime?

«Raddrizzare il finale di campionato è molto importante anche in vista del 2025, perché la base tecnica delle vetture sarà la stessa. Prima eliminiamo i problemi e meglio sarà per lo sviluppo della macchina del prossimo anno. Mancano nove gare: vorrei vincerle tutte».

I rinforzi che sta portando Frederic Vasseur basteranno per costruire una macchina vincente anche se non arriverà Adrian Newey?

«Il successo non dipende da una sola persona, non sarà questo a farci diventare campioni del mondo. Credo nel team e nelle scelte di Fred, nella sua visione, penso sia l’uomo giusto per riportare la Ferrari a vincere. Abbiamo un gruppo solido e ci saranno rinforzi. Inoltre, da quando c’è Fred, abbiamo un metodo di lavoro molto buono. Ci troviamo in un frangente difficile, perché siamo incappati in problemi che non ci aspettavamo con gli sviluppi, ma dobbiamo reagire. Per tornare al vertice sarà solo questione di tempo».

Lei e Hamilton sembrate già compagni di squadra per come vi si vede in sintonia nel paddock.

«Già ci conoscevamo ma il nostro rapporto è più stretto da quando è diventato ufficiale il suo passaggio alla Ferrari nel 2025. Parliamo soprattutto delle nostre passioni: musica, oppure dei viaggi. Si sono incontrati pure i nostri cani…(ride;ndr). Non parliamo quasi mai di F1 perché Lewis fino a dicembre è un pilota Mercedes».

Vorrebbe gareggiare con un pilota del passato?
«Senna. Mio padre era un suo tifoso: mi ha trasmesso questa ammirazione. Michael Schumacher è stato una leggenda, ma Ayrton era speciale».

Nel 2019 ha conosciuto Jannik Sinner al Festival dello Sport della Gazzetta, si sarebbe immaginato di ritrovarlo ora numero uno al mondo?
«Non sono un esperto di tennis, ma qualcuno che ha lavorato con lui me lo aveva predetto. Quella volta a Milano ci siamo scambiati il numero di telefono e siamo rimasti in contatto, è molto simpatico. Abbiamo anche discusso di organizzare un partita a padel a Montecarlo, mi piacerebbe».

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