ilNapolista

Lo sfogo di Tsitsipas: «Non sono niente in confronto a quel che ero, la mia concentrazione è diminuita»

Sconfitto al primo turno all’Us Open 2024: «Prima giocavo con tanta adrenalina, ho bisogno di tornare alla fame di un tempo. Non sono un tipo che si accontenta».

Lo sfogo di Tsitsipas: «Non sono niente in confronto a quel che ero, la mia concentrazione è diminuita»
Londra (Inghilterra) 06/07/2023 - Wimbledon / foto Imago/Image Sport nella foto: Stefanos Tsitsipas ONLY ITALY

Stefanos Tsitsipas ha lasciato l’Us Open 2024 al primo turno, perdendo contro l’australiano Kokkinakis in quattro set (6-7, 6-4, 3-6, 5-7).

Poco più di tre anni fa si diceva fosse uno dei più grandi talenti moderni del tennis.

Tsitsipas: «Non sono niente in confronto a quel che ero»

Le sue dichiarazioni piene di amarezza riportate da Relevo dopo la sconfitta:

«Non sono niente in confronto al tennista di una volta; mi ricordo che prima giocavo con tanta adrenalina, sentendo che la mia vita dipendesse da ogni partita. Penso che quel sentimento si sia diluito. Ricordo che la mia concentrazione era al massimo e ora è diminuita. Sembra strano, ma sento che ho bisogno di tornare alla fame di un tempo. Non sono il tipo di persona che si accontenta. Voglio davvero tornare a quando mi sentivo bene in campo. Non so perché sia caduto così tanto in basso negli ultimi due mesi».

Il tennista greco si è da poco separato dal padre, che era il suo allenatore:

«Sono molto triste nel dire che la collaborazione con mio padre è finita; preferisco che sia ora solo mio padre. La filosofia ci insegna che c’è conoscenza quando comprendiamo i nostri limiti e riconosciamo i nostri errori; nel mio caso, ho capito che ho sbagliato. Il tennis non è solo una partita, ma un lungo viaggio pieno di emozioni, pressione e aspettative».

Aveva cacciato il padre-coach dalla tribuna: «Merito un allenatore che mi ascolti, non sa gestire le situazioni»

«Non so se prenderei in considerazione dei cambiamenti, ma sono davvero deluso. La cosa più importante per un giocatore è avere un feedback diretto e positivo da un allenatore. L’allenatore non è quello che tiene in mano una racchetta. Il giocatore è quello che cerca di eseguire un piano di gioco. È un lavoro di collaborazione che si fa insieme. Deve essere reciproco affinché io possa provare a sviluppare il mio tennis. È qualcosa in cui non voglio rimanere bloccato».

ilnapolista © riproduzione riservata