Non riesce e liberarsi di Osimhen proprio come l’anno scorso alla Juve non riuscì a liberarsi di Vlahovic. E sta provando a piazzare gli esuberi

Manna rischia di farsi sfuggire Lukaku per il secondo anno consecutivo (Zazzaroni)
Lo scrive nel suo editoriale il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni che analizza il mercato italiano contraddistinto dagli esuberi.
Si passa così dalla gestione ipermuscolare e rischiosa di Cristiano Giuntoli, che ha messo fuori rosa nove giocatori ma non dite che lo sono perché non gradisce, a quella attendista e un filo spazientita di Giovanni Manna che si è ritrovato tra le mani il contrattone con clausolona di Victor Osimhen e non riesce a liberarsene per fare spazio a Lukaku: l’ex ds della Juve è peraltro al secondo tentativo con Romelu, il primo fallì un anno fa per la sorprendente invendibilità di Vlahovic, e adesso è forte il timore di ottenere lo stesso risultato per i costi del nigeriano. Manna si sta dando da fare anche per muovere Juan Jesus, Natan, Cajuste, Gaetano, i sovrappiù.
PS. Sempre a proposito di esclusioni grandi e piccole, un’altra cosa non capisco: perché non far giocare gli esuberi nelle amichevoli estive per ricordare al mercato che esistono e respirano ancora? Lontani dagli occhi, lontani da qualsiasi tentazione, anche la più folle.
Manna: «Non parlo di mercato ma non faremo cose folli bensì funzionali al progetto Conte»
Manna il direttore sportivo in conferenza stampa con Di Lorenzo. Ma non risponde alle domande di calciomercato, almeno non a quella su Osimhen. Lui dichiara che è andato in conferenza stampa solo per dare un segnale di unità. Poi qualcosina ha detto, nulla di significativo.
Questa la sua frase alla domanda su Osimhen:
«Siamo qui oggi per mettere una parola fine a questa telenovela sportiva. Non è opportuno né corretto parlare di mercato,, preferire non parlarne».
Poi, qualcosa dice in generale
«Abbiamo cercato di poter dare all’allenatore sin dai primi giorni la squadra più competitiva possibile. È chiaro che ci saranno movimenti, manca un mese di mercato. È un progetto iniziato quest’anno, che vede nell’allenatore la figura centrale. Abbiamo idee abbastanza chiare ma non faremo cose folli bensì funzionali alla nostra idea tecnico-tattica a supporto dell’allenatore».
«Il mercato è fatto di opportunità, chiude il 30 agosto. Siamo tranquilli, non siamo in ansia. Il nostro obiettivo è ripartire e raggiungere la Champions consapevoli sarà complicato, c’è tanto da fare ma anche consci della nostra forza».
Avremo un attaccante titolare per la Coppa Italia e la prima di campionato?
«Io sono qui oggi insieme a Giovanni per dare un segnale di unità. Per farvi capire che siamo una cosa sola e che insieme abbiamo i valori per costruire qualcosa di importante. In rosa abbiamo Osimhen, Simeone e Cheddira, siamo abbondantemente coperti, poi abbiamo ancora un mese e faremo le nostre valutazioni».