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McTominay, oggi niente panchina. Sarà in tribuna con Gilmour

Ieri non è riuscito ad allenarsi e quindi la sua prima sarà contro il Cagliari dopo la sosta. Come il connazionale atteso oggi a Napoli

McTominay, oggi niente panchina. Sarà in tribuna con Gilmour

McTominay, oggi niente panchina. Sarà in tribuna con Gilmour.

Conte ha avuto il centrocampo che voleva: prima McTominay che ieri è arrivato a Napoli e poi Gilmour acquistato dal Brighton in extremis.

Scrive il Corriere dello Sport:

Rispetto a Romelu, McTominay non riuscirà ad andare in panchina oggi al Maradona, per la terza partita del campionato contro il Parma, l’ultima prima della sosta: l’appuntamento è rimandato a Cagliari tra due settimane, dopo la sosta.

Ecco invece la Gazzetta a proposito di Gilmour

Oggi Gilmour potrebbe anche essere a sorpresa a Napoli, per cominciare a prendere conoscenza del nuovo ambiente e dei nuovi compagni. E magari chiudere la giornata al Maradona, per assistere alla sfida contro il Parma. In caso contrario, invece, chiederà informazioni al suo amico e compagno di nazionale Scott McTominay, annunciato ieri sera dal Napoli col solito tweet presidenziale. Scott è rimasto clamorosamente colpito dall’affetto dei napoletani, riuniti in massa prima all’aeroporto di Capodichino e poi sotto all’hotel del centro diventato ormai la casa dei nuovi arrivi del Napoli.

Adesso Antonio Conte ha un centrocampo di primissimo livello, con quattro titolari per due posti, salvo clamorose novità tattiche nelle prossime settimane. Il Napoli ha deciso per il blitz per Gilmour dopo pranzo, quando il presidente De Laurentiis ha dato l’okay all’ultimo rilancio: affare da 14 milioni più bonus al Brighton, mentre col giocatore c’era già un accordo da tempo per un quinquennale da 2 milioni a stagione. Billy ha svolto le visite mediche in Inghilterra per non perdere tempo, poi ha aspettato con trepidazione i documenti da firmare. 

McTominay, uno scozzese a Napoli. È nato quando il Napoli giocava con Caccia e Aglietti (il Napolista)

Scott McTominay ovvero un diavolo rosso a Porta Capuana. Da Lancaster, fortezza normanna a Napoli proprio dove i normanni hanno regnato costruendo Castel Capuano. Il primo scozzese della storia azzurra, centrocampista box to box, nel tempo libero affidabile centrale in una difesa a tre. Un colpo da novanta, un colpo che ha spiazzato persino Rio Ferdinand bandiera dello United che si è scagliato contro la sua cessione. Un colpo che ha dell’incredibile, passato in sordina sui quotidiani sportivi e poco esaltato dalle televisioni nazionali.

Benvenuti nel periodo contiano. Ora tutto è davvero possibile. Scott è nato l’otto dicembre del 1996 mentre al San Paolo si stava giocando Napoli-Hellas Verona. In panchina Gigi Simoni, in attacco Aglietti e Caccia, in mezzo al campo Fabio Pecchia (domenica tornerà a Fuorigrotta da allenatore del Parma). Uno stadio gremito soffre fino al novantesimo poi Milanese lascia partire un sinistro che si insacca alle spalle di Guardalben. Era un Napoli complesso che assaporava il declino.

Ora è diverso, De Laurentiis è il signore del calcio italiano, indiscutibilmente. Tra fondi e banchi dei pegni; tra ingaggi a zero e prestiti secchi, lui ha tirato fuori le risorse accumulate negli anni, frutto della sua impeccabile gestione finanziaria, ha servito il conto della formica oculata e sente flebili cicale cercare altre vie per restare aggrappate al corso degli eventi. Ha ingaggiato Lukaku senza avere la certezza della cessione di Osimhen, ha strappato McTominay alla Premier, ha acquistato Buongiorno e Neres, ha sublimato l’esaltante scelta di Antonio Conte restando coerente e deciso. Il Mister ha un diavolo in più, il primo scozzese della storia del Napoli, da Lancaster fino a Porta Capuana per dare senso e forza alla vera nuova era azzurra.

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