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“Mi sanguina il cuore”. Conte, meno poesia e più chiarezza

Meglio una prosa chiara di una poesia scritta male. Io da Conte mi aspetto grinta, corsa e almeno due gol al Verona nel primo tempo

“Mi sanguina il cuore”. Conte, meno poesia e più chiarezza
Ni Castel di Sangro 03/08/2024 - amichevole / Napoli-Girona / foto NIcola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Mi sanguina il cuore, oppure, Chi mi conosce sa che il mio cuore sanguina non discutiamo l’afflato poetico, la ricerca del pathos, il tono sentimentale, il mostrarsi feriti ma pronti al riscatto (anche se non capiamo da cosa); in ogni caso preferiamo la seconda e più moderna versione. Eppure, ci sono volte in cui la poesia non basta, quel cuore che sanguina lì da solo – in bella mostra davanti ai microfoni – è una figura retorica eccessiva, e neppure viene salvata dal verso (?!) successivo: Se sanguina anche il cuore di qualche altro calciatore, c’è speranza; qui Antonio Conte è andato troppo lungo nella descrizione, sarebbe stato più efficace una cosa come Spero sanguini anche a qualcuno dei calciatori, più diretto, suonava meglio, eppure non sarebbe bastato.

La poesia non è necessario capirla, a volte basta sentirla, ma ieri, verso sera, nell’ora in cui i grandi scrittori ammazzano i centravanti, noi non abbiamo capito e – soprattutto – non abbiamo sentito. Avremmo voluto una prosa chiara, una sintassi pulita. L’avremmo voluta già da qualche settimana. Non ci siamo esaltati per le conferenze stampa di Conte, post Modena, pre Verona, figuriamoci post Verona. Un Conte un pochino dimesso, non certo con il piglio che tutti ricordano. Per gli appassionati, anche per chi non tifa Napoli, è parso fin troppo chiaro (da settimane) che il mercato del Napoli non stesse andando da nessuna parte. Naturalmente Osimhen blocca tutto, questo è l’unico aspetto in cui crediamo che l’allenatore del Napoli abbia ragione. Ma davvero De Laurentiis pensava di poter vendere a 130 milioni uno che l’anno scorso ha giocato da calciatore forte ma non da fenomeno come nella stagione precedente? E poi, e qui colpa di dirigenti e allenatore: come si può pensare di mettere fuori rosa tutti quei centrocampisti senza averne comprati altri? Altra cosa, (e non vale solo per il Napoli), non sarebbe il caso di finirla con questi contratti allungati, con incrementi di stipendio, clausole? Tutto finto, tutto un coprirsi le spalle che poi non sempre funziona. E basta con questi giocatori non convocati perché devono essere venduti, non penso solo al Napoli, penso anche ai casi dell’Atalanta (che però un paio di calciatori li ha presi nel frattempo).

La prosa, la prosa, parlate chiaro, ma evitate – per favore – le lenzuola retoriche composte dal tessuto io ci metto la faccia. E, in ogni caso, i calciatori che servono vanno presi, con o senza la vendita del nigeriano, abbiate pietà, con questi prestiti con diritto (o obbligo) di riscatto, con questa elemosina da spargere in Europa. Fanno bene il Brighton e lo United a chiedere i soldi. Ca’ stanne ‘e pezze ca’ ‘o sapone. Del resto, Buongiorno lo abbiamo pagato. Non scivoliamo anche noi nel modello cambiale per i mobili con cui la Juve acquistò Locatelli.

Ho molta stima di Antonio Conte ma le poesie le devi sapere scrivere. E allora, se tu queste difficoltà le conosci da settimane, se tu hai dato il via libera per la cessione di una serie di uomini, nell’attesa dei nuovi arrivi, qualcosa devi inventarti. Io mi aspetto che il Napoli faccia uno o due gol al Verona già nel primo tempo, altro che prendere il primo su una ripartenza, il secondo dopo, boh, una mischia a centrocampo, e il terzo non lo so perché avevo spento. Io mi aspetto grinta, corsa, mi aspetto che Conte sbraiti in panchina, non che dica bravo a chiunque, come se fosse Gattuso. Insomma, tre gol da uno dei Verona più scarsi che io ricordi il Napoli non può prenderli. Oppure sì, dato che li ha presi con grande serenità. Se è così, noi ci abituiamo, tiriamo fuori fegato e ironia e ci scherziamo su.

Nella prima giornata di campionato, fin qui, non ha brillato nessuno, eccetto forse la Lazio, il Napoli è stato capace di fare molto peggio del non brillio, siamo stati una chiavica, assoluta, totale. L’Hellas è primo in classifica, complimenti.

Forse oggi non è nemmeno il caso di commentare i calciatori singolarmente, a un certo punto del secondo tempo non li distinguevo, erano tutti avvolti da una nebulosa d’Adige. Si muovevano scomposti, praticando un altro sport non quello per il quale sono molto pagati, mah, sarà il mercato bloccato, i carichi di lavoro, il presidente furbo, l’allenatore col cuore sanguinante.

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