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Conte: «Resto a Napoli. Per quest’anno ho preso un impegno con i calciatori che volevano andare via»

In conferenza: «Mi ha fatto piacere vedere che i ragazzi hanno preso coscienza di quello che è successo a Verona. Sento in loro fiducia, meno tra i media e l’ambiente»

Conte: «Resto a Napoli. Per quest’anno ho preso un impegno con i calciatori che volevano andare via»
Ni Napoli 26/06/2024 - presentazione nuovo allenatore Napoli / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Napoli-Bologna, la conferenza stampa di Conte due giorni prima la seconda giornata Serie A. Esordio al Maradona (esclusa la Coppa Italia) per gli azzurri che devono riscattare la brutta sconfitta della prima giornata contro l’Hellas Verona.

La conferenza stampa di Conte LIVE

Mercato? Si aspettava questa situazione della rosa e del centravanti?

«Indirizziamo subito la conferenza. Settimana scorsa abbiamo fatto una conferenza in cui s’è parlato solo di mercato. Ho ricevuto zero domande sul Verona, o forse una, non s’è parlato di calcio, ed è successo quello che è successo. Dovete chiedere al club. Vedo che siete abbastanza informati. Io voglio parlare della partita con il Bologna. Sapete cosa hanno fatto l’anno scorso. Cerchiamo di concentrarci sul discorso partita».

Sensazioni dopo la sconfitta con l’Hellas?

«Anche con il Verona abbiamo giocato due partite. Nel primo tempo il Napoli ha fatto il Napoli. Non ci hanno tirato mai in porta ma non siamo riusciti a segnare. Questa è la prima parte che è un po’ quello che voglio vedere durante le partite. Nel secondo tempo una partita completamente diversa. Sembrava essere tornati all’anno scorso. Il secondo tempo ha destato preoccupazione, ha risvegliato vecchi scheletri. Dovevamo essere delusi per il secondo tempo e per il lavoro quotidiano che facciamo, Mi aspettavo che molte cose dell’anno scorso fossero state cancellate. Io ho basato la ricostruzione su un gruppo di 10/12 giocatori che sono qua da un po’ e hanno scritto una pagina importante della storia del Napoli. Sono ragazzi super per bene. C’è da dire poco, c’è voglia, applicazione ed entusiasmo. C’è anche tanta responsabilità, sono i primi ad aver percepito disagio nel secondo tempo. noi questa settimana stiamo lavorando bene, come abbiamo fatto anche in precedenza. Come noi lavoriamo non mi dà preoccupazione. Mi ha fatto piacere vedere che hanno preso coscienza di quello che è successo. Loro sono i primi a non voler più ripetere determinate situazioni. Ho la loro disponibilità e sono molto contento. La base è solida, io so di averlo, sono professionisti che hanno a cuore Napoli, ho fiducia in loro e loro in me, fiducia che invece fatico ad avvertire nell’ambiente e nei media, giustamente anche perché il 2° tempo ci ha riportato indietro. Dobbiamo avere fiducia nel lavoro ed in questi ragazzi, sono basi importanti».

Parliamo della partita con il Bologna:

«Il Bologna l’anno scorso è finita in Champions, 15 punti in classifica sopra noi. L’ultima hanno vinto al Maradona e ci deve far capire la difficoltà. Squadra fisica, che gioca a un ritmo intenso, ha calciatori sugli esterni forti. Bisognerà fare attenzione. Una partita che deve essere giocata a 110% da parte nostra. L’importante che tutto l’ambiente, il Maradona stesso, faccia il Maradona. In questo momento i ragazzi hanno bisogna di sentire fiducia. Capisco le difficoltà e il secondo tempo di Verona può aver lasciato degli strascichi. Ma non abbiamo tempo, c’è una partita importante. Ci sono tre punti e tutti quanti dobbiamo dare un segnale. Buongiorno? Si sta allenando, valuteremo giorno per giorno. Chiaramente è un giocatore importante. Avete visto l’impatto che ha avuto in questo periodo e contiamo di recuperarlo».

Conte su Neres?

«Un giocatore che ha grande qualità, ha grande fantasia, bravo nell’uno contro uno e ad attaccare lo spazio, bravo a fare assist e gol. Può giocare nella posizione di Politano e di Kvara, quella è la posizione sue. L’abbiamo preso dopo un bel corteggiamento, è durato un bel po’. Siamo contenti, ha bisogno di tempo per inserirsi nei meccanismi. Verrà con noi e vedremo».

Problema mentale della squadra o fisico? Cosa è successo a Verona?

«Spesso ci si rifugia nel discorso fisico quando si perde. Fidati che tante volte è un rifugiarsi da parte nostra per non vedere la realtà. Noi abbiamo corso come loro, la palla l’abbiamo avuta anche per il 70%. Di solito chi non ha la palle corre di più, invece nonostante avessimo la palla abbiamo corso quanto il Verona. Si parla di niente, ma preferisco rispondere per chi pensa qualcosa di sbagliato. Sicuramente il secondo tempo è stato un altro secondo tempo. Abbiamo iniziato a perdere duelli aerei, a subire tiri, al secondo tiro ci hanno fatto gol. Abbiamo dimostrato di non essere pronti a ricevere un cazzotto. Durante un match, i cazzotti si prendono però si cerca di stare in piedi. Quando si cade, ci si rialza e si prova a dare cazzotti. Invece al primo ricevuto, siamo andati giù. Abbiamo provato a rialzarci e ne abbiamo preso altri due. Noi dobbiamo lavorare su un aspetto che io non potevo conoscere. Forse è stato un bene che sia arrivato questo cazzotto forte subito. Ha riportato tutti alla realtà, anche i calciatori. Ripeto quello che a me fa piacere è aver percepito che i calciatori hanno capito per bene cosa è successo e ho visto in loro grande voglia e motivazione. Nella difficoltà si vedono gli uomini veri, noi abbiamo bisogno nella difficoltà di trovare qualcosa di importante. Tramite organizzazione, una parola tra di noi, anche un litigio tra di noi che possa portare a provocare quella scintilla. Stiamo lavorando un po’ su questo. Questo è un gruppo storico che ha qualità ed sono ragazzi per bene, sono grandi lavoratori. Io sono il primo a essere dispiaciuto, possiamo perdere una partita ma non come è successo a Verona».

I dati offensivi, zero gol in due partite:

«Abbiamo fatto due partite (Modena e Verona) che abbiamo condotto noi. Anche l’anno scorso, noi siamo finiti decimi in classifica avendo il maggior possesso palla. Per certi versi questa situazione si è un po’ realizzata anche in queste partite. Poi però vai a vedere, abbiamo avuto occasioni non concretizzate. C’è una presa di coscienza di essere più cattivi, più feroci. Quando ti capitano le occasioni devi avere la freddezza. Anche l’anno scorso, l’efficienza era da quart’ultimo posto».

Conte su Rafa Marin:

«Lui è un calciatore giovane. Anche lui stesso ha detto che con l’Alaves faceva un calcio difensivo. Qui abbiamo bisogno di un calciatore che sia bravo anche nella fase di costruzione. Cerchiamo di comandare le partite, di proporre noi calcio. Anche dal punto di vista fisico è migliorato tantissimo. Sta migliorando, è un ragazzo di prospettiva. Deve crescere, mi aspetto che continui a crescere, si impegna e ha voglia di migliorare».

Manca cattiveria in squadra? Perché Conte avverte sfiducia?

«Quando parlo di persone per bene parlo di uomini. A volte puoi trovare delle merde. Invece parlo di persone serie, di uomini veri. Hanno le loro difficoltà, le loro debolezze. Però sono uomini. Nelle difficoltà con gli uomini ne esci. Quando non ci sono hai ancora più difficoltà. Durante la partita non significa che essere per bene non devi dare calci. Parlavo a livello umano. L’importanza di avere un gruppo di uomini. Per questo motivo io ho fiducia in questi ragazzi e lavorando ogni giorno possiamo migliorare tante situazioni per tornare a essere competitivi. Sfiducia dall’ambiente? Quello che a Napoli nessuno ammazzerà mai è l’entusiasmo e la passione. Può capitare che al primo errore ed al primo stop sbagliato possa esserci qualche mormorio. Per la partita, dall’inizio alla fine, sono sicuro che i tifosi ci staranno vicini. Non mettiamo la testa sotto la sabbia pensando che in 7 giorni tutto rifiorisca, ma se saremo tutti uniti nelle difficoltà, allora avremo possibilità di uscirne anche vittoriosi».

Le soluzioni per un centrocampo più offensivo:

«A Verona tre o quattro occasioni le abbiamo avuto con Lobotka e tre con Frank. Inevitabile che io le vedo le statistiche, cerchiamo di avere più agente che possa riempire il tabellino. Ai miei due centrocampisti chiedo gli inserimenti. Sicuramente anche questo è un dato che deve essere migliorato. Entrambi possono segnare più spesso».

Conte spegne le polemiche dopo Verona:

«A prescindere dal mercato, io ho preso un impegno morale e non solo. Non solo con Napoli e il tifoso napoletano. Io ho sentito grande affetto ed entusiasmo senza aver dato niente al Napoli. Siamo solo all’inizio. Io ho preso un impegno umano nei confronti anche dei calciatori sui quali voglio ricostruire questo progetto. Calciatori che ho voluto restassero qui, ho un impegno umano nei loro confronti. Io sarà qui, testa bassa, lavoreremo cercando di fare tutto il possibile e anche l’impossibile per ridare lustro e portare il Napoli dove merita. Bisogna avere un po’ di pazienza perché noi stiamo lavorando. Dobbiamo anche essere positivi e credere in quello che stiamo facendo nelle difficoltà che ogni squadra può incontrare. Ci stiamo veramente rompendo la schiena, io lo staff, tutti quanti, i ragazzi. Ecco perché io sono fiducioso, vedo l’ambiente che c’è qua dentro e c’è gente che sta soffrendo. Vi ho anche detto, voglio essere chiaro. Se pensate che arriviamo e partiamo a due mila, non succederà. Non significa che non ci arriveremo ma prima dobbiamo lavorare cerando un gruppo forte e unito. Ribadisco, io sono fiducioso».

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