Amichevole a ritmi bassi con la Casertana. Il tecnico non gradisce alcune scelte delle seconde linee. De Laurentiis a bordo campo. Ancora assente Osimhen.

Dopo la sconfitta contro il Girona, il Napoli ritorna sul campo del Teofilo Patini per continuare gli allenamenti. Questa mattina allenamento congiunto con la Casertana. Il riscaldamento inizia presto, alle 9:30 tutti in campo. Anche in questo caso, Osimhen assente. L’elefante nella stanza sta diventando gigante.
I primi undici che scenderanno in campo per il Napoli sono: Caprile; Rafa Marin, Juan Jesus, Natan; Zerbin, laccarino, Cajuste, Mario Rui; Ngonge, Cheddira, Simeone. 3-4-2-1 quindi scelto da Conte. Casertana invece con la difesa a quattro composta Heinz, Gatti, Bacchetti, Falasca. In porta Zanellati. Due mediani, Bianchi e Proia e tre uomini sulla trequarti Calapai, Deli, Galletta a supporto dell’unica punta Tavernelli. Ad assistere al match anche il presidente De Laurentiis.
Un primo tempo quasi a senso unico che però termina sullo 0-0. Ci prova diverse volte il Napoli senza mai trovare la zampata giusta. Il secondo tempo si apre con gli stessi uomini in campo. Dopo poco meno di una ventina di minuti entrano in campo Contini, Mezzoni e Gaetano. Out Caprile, Mario Rui e Simeone. Proprio Gaetano sblocca il match a 10 minuti dalla fine. Conte ha mostrato i primi segni di disappunto su alcune scelte delle “seconde linee”.
Gol #Napoli nella partitella mattutina
Taglio nello spazio di #Natan che va sul fondo e serve #Gaetano, entrato a metà del 2T, che sblocca il risultato#CastelDiSangro pic.twitter.com/dMXPvmMyfi
— Andrea8 (@Andrea842631710) August 4, 2024
Napoli-Girona 0-2: la partita della risacca. Napoli messo sotto, poi anche la costruzione dal basso
La partita della risacca. Prima o poi doveva arrivare. Ed è arrivata. Contro il Girona che è avversario insidioso nonostante cessioni illustri (oggi Dovbyk ha esordito con la Roma di De Rossi). Il Girona ha lottato a lungo lo scorso anno per la Liga ed è poi finito quarto. E in quest’amichevole ha praticamente tenuto sempre il pallino del gioco. Ha asfissiato il Napoli con pressing alto. Prima, durante e dopo il temporale che si è abbattuto su Castel di Sangro e ha quasi del tutto svuotato le gradinate dello stadio prive di copertura, cioè tutte tranne la tribuna.
Per dirla brutalmente, il Napoli di Conte non l’ha vista praticamente mai, soprattutto nella prima ora di gioco. Nonostante il tecnico abbia riproposto i suoi titolarissimi, con Meret, Di Lorenzo Rrahmani e Buongiorno nella linea a tre; Mazzocchi (poi uscito per distorsione alla caviglia), Anguissa Lobotka e Spinazzola in mediana, davanti Politano e Kvara alle spalle di Raspadori oggi quasi trasparente (partita molto complicata per lui).