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Nobby Solano ricorda Maradona: «Lui mi ha battezzato “Maestrito”, mi ha dato la spinta»

Al Telegraph: «Ho iniziato ad allenarmi sulle punizioni con lui, mettevo i palloni nell’angolino. Lui si gira con l’allenatore, ‘Héctor, dove hai preso questo ragazzo?’». Da il soprannome

Nobby Solano ricorda Maradona: «Lui mi ha battezzato “Maestrito”, mi ha dato la spinta»
1981 archivio Storico Image Sport / Boca Juniors / Diego Armando Maradona / foto Imago/Image Sport

Nobby Solano non appena sente pronunciare il nome di Diego Armando Maradona si commuove. Oggi è l’allenatore Blyth Spartans, squadre della settima divisione del calcio inglese. Ma un tempo ha incantato mezza Europa con le sue punizioni. Ha incantato pure Maradona, quando aveva appena 22 anni. Il Telegraph lo ha intervista.

«Giocare con Maradona è stata la cosa migliore che mi sia capitata»

All’età di 22 anni, Solano aveva appena lasciato lo Sporting Cristal di Lima per il Boca Juniors. L’accordo era che Solano avrebbe giocato la finale della Copa Libertadores, la Champions League sudamericana, prima di dirigersi in Argentina. «Quindi, sono arrivato solo per l’allenamento il venerdì e il mio debutto è stato la domenica». «Ero seduto lì, molto silenzioso, molto timido. Maradona si è avvicinato, mi ha baciato e mi ha detto ‘sei il piccolo peruviano che firma per il club?’ ‘Sì, sono io, Mister’», lo chiamava mister“.

«Dopo l’allenamento, ha preso un sacco di palloni per esercitarsi sui calci di punizione. Ero troppo timido per andare con lui, ma il mio allenatore, Héctor Veira, lo ha chiamato: ‘Diego, per favore, porta questo ragazzo con te’. Io ero tipo ‘sei sicuro?!’ Ero un po’ in preda al panico. Ma ho iniziato ad allenarmi con lui, ho iniziato a mettere i palloni nell’angolino. Lui si gira con l’allenatore, ‘Héctor, da dove hai preso questo ragazzo?’»

Alla fine del weekend, Maradona aveva battezzato Solano ‘Maestrito’ – Piccolo Maestro – e, sebbene breve, il tempo condiviso è ancora prezioso. «Mi ha dato la spinta», spiega Solano. «Quando giochi a calcio, hai il tuo idolo. Molti ragazzi ora desiderano giocare con Ronaldo: il mio sogno era forse giocare per il Perù contro l’Argentina. Non avrei mai immaginato che sarebbe stato il mio compagno di squadra. È stata la cosa migliore che mi sia capitata nel calcio».

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