ilNapolista

Noi inglesi sfottevamo i francesi per la Senna-bidet, ma dovremmo imparare la lezione (Guardian)

“Con il bellissimo triathlon, Parigi ha dato il suo messaggio anti-estinzione: davvero vogliamo deriderli per aver ripulito un fiume simbolo?”

Noi inglesi sfottevamo i francesi per la Senna-bidet, ma dovremmo imparare la lezione (Guardian)
Athletes compete in the swimming race in the Seine during the women's individual triathlon at the Paris 2024 Olympic Games in central Paris on July 31, 2024. (Photo by MARTIN BUREAU / POOL / AFP)

Noi inglesi sfottevamo i francesi per la Senna-bidet, ma dovremmo imparare la lezione (Guardian)

Il titolo è scherzoso (“Citius, altius, antibioticus”), ma il Guardian fa atto di contrizione, ammette lo sciovinismo degli inglesi, e si inchina alla bellezza del triathlon in giro per Parigi. Finalmente nella Senna, poi il circuito tra il Pont Alexandre III, gli Champs Élysée, il Grand Palais e la vista occidentale del fiume. Barney Ronay va oltre il significato agonistico della gara. Dice che è un successo straordinariamente estetico, ma dal significato molto più profondo.

“E’ stata – scrive – fondamentalmente una ribellione all’estinzione. In bella vista, i Giochi, gli atleti, il sindaco progressista Anne Hidalgo e un inconsapevole Comitato Olimpico Internazionale ci hanno dato un’azione urbana diretta. Chiudete le strade. Catturate gli occhi del mondo. Andate in bici, nuotate, riprendetevi le strade”.

“Uno dei vantaggi indiscussi di Parigi 2024 è che la chiusura delle strade, l’aumento delle piste ciclabili e l’apertura di marciapiedi urbani hanno creato una versione davvero bella di questa città. Il triathlon ha trasformato tutto questo in uno spettacolo sportivo, una visione di viaggio carbon-light a misura di città”.

E, insomma, ammettiamolo dai: “c’era sempre una nota di divertita miopia nel gongolare pre-olimpico per lo stato della Senna. Per i media britannici questa era fondamentalmente una classica opportunità per ridacchiare dei francesi, presentata come un’altra storia di bagni continentali, un ritorno al Bidet Panic, al discorso horror sulle latrine a lunga gittata degli anni 80. Ora stiamo cercando di pulire un fiume. Cosa faranno questi mostri dopo?”.

“In realtà i corsi d’acqua di ogni paese sono pieni di liquami, non da ultimo in Gran Bretagna, dove la mancanza di attenzione da parte delle società idriche privatizzate, l’aumento degli straripamenti fognari, lo stato di inagibilità di laghi e fiumi, sono uno scandalo di proporzioni mostruose. In qualche modo il più basilare di tutti i bisogni umani, l’elemento di cui siamo fondamentalmente fatti, viene ridotto all’osso a beneficio degli azionisti”.

“La pulizia della Senna sembra ancora una follia in questa luce? Sentiamo così tanto scherno per i 1,5 miliardi di euro spesi. Ma quanto pensiamo che valga davvero? Quando un fiume pulito diventa troppo costoso? Questi grandi eventi sono sempre accompagnati da sciocchezze su eredità e rigenerazione, parole che vengono usate quasi esclusivamente per venderti un progetto. Ma la pulizia della Senna è senza dubbio la cosa migliore che Parigi 2024 ha portato a Parigi. Quale eredità migliore potrebbe esserci del non gettare merda nel fiume”.

“Qual è il senso di questa dimostrazione profondamente emozionante della volontà umana, se non quello di dire, beh, alcune cose valgono la pena di essere fatte. Dopotutto, la Senna è il motivo per cui Parigi esiste in primo luogo. I Romani ne fecero una via commerciale. I Vichinghi la saccheggiarono. La belle époque francese si espanse lungo le sue rive. La stessa acqua del fiume che gli atleti tracannavano qui contiene anche le ceneri di Giovanna d’Arco e i detriti della seconda guerra mondiale”.

Parigi ha in programma di aprire 26 piscine lungo la Senna, in parte come risposta di base alla domanda su come vivere in questa città con l’aumento delle temperature estive. Bagni pubblici. Riserve ittiche e vegetazione fluviale. Questa è l’idea. Suona davvero così male? Parigi sta fondamentalmente segnalando un problema condiviso da ogni città del mondo”.

“Il triathlon (una nuotata, una pedalata e una corsa) è sembrato il centro dei Giochi. Alla fine è sembrato chiaro che tutti i partecipanti a questo evento meritano una specie di medaglia, per non parlare di una cura di antibiotici e di un vaccino contro il tifo. Parigi 2024 ha trasmesso il suo messaggio”.

ilnapolista © riproduzione riservata