Ennesima protesta contro le pugili androgine. Lin Yu Ting ha vinto. Per l’allenatore della Staneva: «Non dovrebbe essere qui»
Anche Lin Yu Ting, l’altra pugile androgina come Imane Khelif, deve fare i conti con polemiche alle Olimpiadi. Oggi ha conquistato la semifinale battendo la bulgara Svetlana Staneva, unanimità da parte dei giudici che hanno decretato la vittoria della taiwanese ai punti. Il Telegraph però segnala la protesta della Staneva in un incontro che per alcuni aspetti non è stato tanto corretto.
Lin Yu Ting in semifinale, protesta la Bulgaria
Secondo quanto riporta il Telegraph:
Mentre Lin si lanciava nella sua semifinale con la stessa facilità con cui Khelif aveva fatto la sera prima, l’avversaria bulgara Svetlana Staneva si è tolta i guanti, ha indicato se stessa e ha un doppio tocco con le dita a forma di X. Era un apparente riferimento ai suoi cromosomi femminili e sembrava anche che stesse gridando “no, no” dopo il combattimento. Non è stata offerta alcuna spiegazione, chiaramente sconvolta, è passata davanti ai giornalisti in seguito senza rispondere a una sola domanda.
Invece, l’allenatore di Staneva è stato l’unico a voler affrontare l’argomento di queste Olimpiadi: «Non sono un medico, quindi non dovrei dire se Lin deve o non deve competere», ha detto Borislav Georgiev alla Bbc. «Ma quando il test mostra che lui o lei ha il cromosoma Y, non dovrebbe essere qui».
Durante il combattimento, che a tratti ha rischiato di esplodere, la bulgara che si è lamentata più volte dell’uso dei gomiti da parte di Lin. Prima dell’incontro, la Federazione bulgara di boxe ha dichiarato di “essere fermamente contraria” alla partecipazione di Lin. In semifinale affronterà l turca Esra Yildiz Kahraman, mentre il circo continua.