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Olimpiadi, argento nella canoa sprint per Casadei e Tacchini. L’Italia sale a 30 medaglie

Porsegue l’ottima giornata olimpica per l’Italia. Stamattina l’oro di Tita e Banti nella vela Nacra 17 e il bronzo di Ginevra Taddeucci nella 10 km di nuoto.

Olimpiadi, argento nella canoa sprint per Casadei e Tacchini. L’Italia sale a 30 medaglie
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Olimpiadi, argento nella canoa sprint per Casadei e Tacchini. L’Italia sale a 30 medaglie

Altro giro, altra medaglia per l’Italia che stamattina sta dando il meglio di sé. Casadei e Tacchini vincono l’argento in rimonta nella canoa C2 500 metri, superando all’ultimo secondo gli spagnoli Moreno e Dominiguez che ottengono il bronzo. L’oro è dei cinesi Liu e Ji. L’Italia sale a 30 medaglie.

Oro per la coppia Tita e Banti nella vela Nacra 17. L’Italia con 10 ori eguaglia Tokyo 2020

La mattinata olimpica per l’Italia prosegue nel migliore dei modi: Tita e Banti vincono l’oro nella vela nel Nacra 17, il decimo per l’Italia che eguaglia il numero di ori vinti a Tokyo. L’Italia ora conta ventinove medaglie e scavalca nuovamente l’Olanda per portarsi all’ottavo posto nel medagliere.

Olimpiadi, stamattina il bronzo di Taddeucci

Inizia bene la giornata olimpica per l’Italia che conquista la ventottesima medaglia. Ginevra Taddeucci ottiene il bronzo nella 10 km di nuoto in acque libere. Per la nuotatrice si tratta della prima Olimpiade. Vince la gara l’olandese Sharon Van Rouwendaal che è autrice di uno spettacolare finale con sorpasso sull’australiana Johnson.

Con questa medaglia, l’Olanda ci supera nel medagliere e conquista l’ottavo posto generale con dieci medaglie d’oro.

 

Se non conosci le correnti della Senna, la 10 km sarà un inferno. I nuotatori francesi le studiano da tre anni

Se non conosci le correnti della Senna, la 10 chilometri sarà un inferno. I francesi le studiano da tre anni. Bellissimo approfondimento de L’Equipe sulla dieci chilometri di fondo.

Tutti parlano solo della qualità dell’acqua della Senna, e invece gli atleti pensano prima di tutto alla corrente. Nel ricordo di un nuotatore in acque libere, solo una competizione in Argentina qualche anno fa presentava un simile profilo. Da allora, hanno nuotato in laghi o porti con acque più tranquille. Da tre anni la squadra francese studia queste variabili da tutte le angolazioni con l’aiuto del Politecnico.

Prosegue L’Equipe:

C’è una differenza di circa cinque minuti tra la salita e la discesa, bisogna conoscere le traiettorie giuste e le strategie di posizione nei gruppi per beneficiare della corrente. 

In questo contesto, il posizionamento promette di essere cruciale e i nuotatori sulla media distanza in piscina potrebbero esserne sorpresi. «La corrente cambia una gara. Un errore di traiettoria e la gara è finita» stima Logan Fontaine, campione del mondo nella 5 km di Doha a febbraio». Per evitare spiacevoli sorprese, i francesi hanno cercato di ridurre il più possibile l’imponderabile con un allenamento molto specifico, specialmente nei fiumi, o con il paracadute per creare ulteriore resistenza, hanno anche incontrato più volte i vigili del fuoco di Parigi che nuotano regolarmente nella Senna.

Specialista in acque libere e medaglia di bronzo a Rio nella 10 km, Marc-Antoine Olivier, che si è preparato in quota a Livigno, gode di questo tipo di condizioni in cui il suo senso tattico e la sua leggerezza possono ripagare: «Mi piace la corrente perché devi nuotare con frequenza, è una nuotata che mi si addice ma devi lavorarci». Durante i campionati francesi di Compiègne a giugno, la performance unit ha posizionato Gps e altre apparecchiature di analisi sui nuotatori per comprendere meglio le traiettorie. Nell’Oise, abbiamo visto le deviazioni prodotte dalla corrente e gli specialisti conoscono l’importanza di partire bene e posizionarsi correttamente per evitare di rimanere intrappolati in un vortice e perdere molta energia per tornare. «Questa gara ha tutto: il sito, le prestazioni e la strategia, annuncia Stéphane Lecat, direttore del team francese. Questa è una vera gara in acque libere».

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