Il procuratore Calenda ha l’intesa con Campos. Il Psg però vuole pagare molto meno di 130 milioni e si è messo in silenzio strategico

Osimhen ha già l’accordo col Psg. Ma De Laurentiis non vuole concedere maxi-sconti (Corsport).
Ecco cosa scrive Fabio Mandarini per il Corriere dello Sport.
La questione-Osimhen è destinata ad andare avanti ancora per un po’, non è un mistero: il giocatore ha un accordo con il Paris Saint-Germain, il suo agente Roberto Calenda e il ds dei francesi Campos hanno sistemato dettagli e sostanza, però manca l’intesa con De Laurentiis. Divergenza di vedute: il presidente non vuole allontanarsi troppo dai 130 milioni della clausola, mentre il Psg chiede un maxi sconto e s’è messo in silenzio strategico. Tra l’altro, in questa fase c’è anche un po’ di tensione creata dalla vicenda Kvara, nonché dal grande rifiuto di Adl al cospetto dell’offerta da 200 milioni per Khvicha e il suo gemello.
Osimhen e i dubbi di Athletic: è forte ma è incostante e si infortuna spesso. Ed è irascibile
Victor Osimhen potrebbe vestire la maglia del Chelsea nella prossima stagione, visto anche l’interesse del Napoli per Romelu Lukaku. The Athletic ha analizzato le sue prestazioni poco costanti, specialmente tra l’anno dello scudetto e la scorsa stagione.
Victor Osimhen, come la maggior parte degli attaccanti moderni, è difficile da analizzare. Ha alcune cose belle: un buon tiro di destro, un’elevazione per cui potrebbe competere con alcuni atleti olimpici e un tocco di palla unico. Tuttavia, si infortuna spesso, ha un record di rigori sbagliati (6 su 20) e ultimamente non ha fatto la differenza. La scorsa stagione, abbiamo visto questo di Osimhen, che insieme alla squadra ha difeso in maniera orrenda la vittoria dello scudetto. Nel 2022-23 ha segnato 26 gol in 32 partite, l’anno dopo 15 reti in 25. Nel corso della sua carriera, il suo più grande problema è stato la continuità nelle presenze. Ha giocato più di 27 partite di campionato solo una volta, nel 2022-23.
In un anno il calo c’è stato sia perché è calata la squadra in generale, sia per i suoi infortuni e gli impegni in Coppa d’Africa. I suoi tiri sono scesi a una media di 3,9 (partendo da 4,6), così come i suoi gol previsti su azione (0,5 da 0,7). Ha vinto il 44% dei duelli aerei, l’anno dello scudetto 55%. Nel 2022-23 si trovava spesso nella posizione giusta per segnare, riusciva a contrastare bene il suo marcatore e la sua falcata lo aiutava a essere più incisivo; la scorsa stagione, le difese lo hanno gestito meglio e lo costringevano ad allontanarsi dalla porta. Non riusciva a tirare da una posizione perfetta per un centravanti. In più, perdere Spalletti è stato per lui un duro colpo.
Il nigeriano non è sembrato frustrato solo per un calo di prestazioni:
Ricordiamo i video su TikTok del Napoli, che forse gli hanno fatto perdere la concentrazione. Questo ha provocato anche più errori dal dischetto e più cartellini (6 gialli e 1 rosso) rispetto al 2022-23 (rapporto 4 a 0).
Conclude The Athletic:
A 25 anni, Osimhen è a pochi anni dall’età in cui un attaccante raggiunge il massimo delle sue prestazioni, il che suggerisce che ci sono livelli nel suo gioco che non ha sbloccato o semplicemente non ha mostrato con regolarità. Deve ancora uscire completamente dalla bolle “quando è in forma, è letale” che troppo spesso conosciamo nel calcio.