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Pagelle – Conte ha liberato il Napoli dall’estetica (alleluia) e Kvaratskhelia dalla sua mattonella

Ricorda a Italiano la storiella di Sampaoli sul possesso palla. Neres è un’apparizione soprannaturale. Di Lorenzo e Anguissa sono tornati. Raspadori no

Pagelle – Conte ha liberato il Napoli dall’estetica (alleluia) e Kvaratskhelia dalla sua mattonella
Napoli's Italian head coach Antonio Conte gestures during the Italian Serie A football match SSC Napoli against Bologna FC 1909, at the Diego Armando Maradona Stadium in Naples on August 25, 2024. (Photo by CARLO HERMANN / AFP)

Le pagelle di Napoli-Bologna 3-0, a cura di Fabrizio d’Esposito.

MERET. Finalmente il giovane Meret arriva al novantesimo lasciando vergine la sua porta. A proposito: il Napule non vinceva al San Paolo, pardon al Maradona, dal tre marzo scorso (il due a uno calzoniano con la Giuve). In questa notte che ferma la copiosa emorragia post-tricolore, il pipelet diventato ingiustamente un Malaussène azzurro è decisivo su un’incursione castrense alla mezzora del primo tempo – 6,5

DI LORENZO. Il Fato della Pelota rialza felicemente il sipario sul Capitano tornato in sé. In una vittoria contiana al cento per cento, anzi al centodieci per cento, dove la sofferenza s’accoppia con uno spirito bellico e cazzimmoso, il martoriato Giovannino autografa di sinistro il primo pallone in rete della stagione. E che gol! Da centravanti d’area su un servizio scolpito da papà Che Kvara. Ma Di Lorenzo, stasera, significa anche tante palle prese di testa in difesa e pure un assist per Giacomino. In questa partita, appunto, il destino del calcio sa essere nobile e riconoscente e restituisce al Capitano una gioia piena, dopo mesi di tenebre anche personali – 7

RRAHMANI. Stasera la difesa senza Giovannino Gesù è tutta un’altra storia. Epperò, Amir è l’unico che si distrae un paio di volte, entrambe con Castro – 6

BUONGIORNO. Si innalzino lodi e preghiere di ringraziamento per il suo rientro che è anche un debutto. Non gli sfugge niente – 6,5

MAZZOCCHI. Incredibile a dirsi, don Pasquale il Biondo ha un abbrivio stupefacente lì a destra, compreso un assist per Giacomino. Ma la pugna infinita contro i rossoblù gli riserva il funambolico Ndoye e la sofferenza è tanta, ma senza resa – 6,5

SPINAZZOLA dal 77’. Senza voto

ANGUISSA. Il contismo realizzato col Bologna dà una dimensione decisiva al verbo stroncare. Non che Zambo non lo conoscesse, questo verbo, ma stasera lo incarna da guerriero vero e antico: non è retorico dirlo. Anzi, quella doppia interdizione al 57’, in tandem con Robotka, fa ruggire il Maradona come il Colosseo gladiatorio – 7

LOBOTKA. Svalicare il centro altissimo rossoblù, laddove la pressione è insopportabile, è impresa ardua, come quella di Annibale sulle Alpi. E stasera, appunto, il Caro Lobo deve fare soprattutto Annibale. Nella ripresa respira di più e torna sovente hombre vertical – 6,5

OLIVERA. Mati l’uruguagio vuole dire garra. E abbiamo detto tutto – 6,5

POLITANO. Ben cinque tiri senza centrare la porta (al terzo fa pure incazzare Conte, che avrebbe voluto un passaggio anziché l’ennesima conclusione) e un pasticcio rischioso in difesa, in fase di uscita – 6

NERES dall’88’. Per quel che riesce a combinare in pochi minuti, la sua apparizione sembra soprannaturale. E l’assist vincente per il Cholito è un segno divino che commuove e fa lacrimare di felicità, al solo pensiero che il Napule di Conte possa avere un’alternativa a Na-Politano, colui che da anni fa sempre la stessa giocata – 7

KVARATSKHELIA. Papà Che Kvara è a destra quando manda in gol il Capitano ed è al centro quando segna il due a zero. La liberazione di Kvara dalla sua mattonella sinistra grazie al tre-quattro-due-uno può avere in futuro effetti terrificanti (per gli avversari). E non dimentichiamo la traversa presa con un gran colpo di testa – 8

RASPADORI. Giacomino pesa trenta chili in meno di Lukakone nostro ed è per questo che dovrebbe puntare tutto sulle sue qualità pedatorie. Invece sbaglia due tiri ghiotti e al 28’ s’incarta pure in un contropiede che prometteva tutt’altro. Non solo: alla fine del primo tempo batte due angoli consecutivi che sono una vera ciofeca – 5

SIMEONE dall’83’. Beneficia dell’apparizione soprannaturale del beato David da San Paolo e segna su azione in campionato dopo quasi un anno (l’ultimo gol con l’Udinese, il 27 settembre 2023) – 6,5

CONTE. Il Napolista, in esergo sotto la testata a destra, ha una meritoria frase contiana: “Risultatista? Giochista? Io non sono per il fumo, sono per la praticità”. Ecco. Stasera la praxis dell’Homo Novus d’Apulia trova una sua esemplare applicazione, dopo i lustri di quell’estetica che solo con il secondo Spalletti non ha prodotto fumo. I tre punti col Bologna possono essere un propellente magnifico per far entrare il nuovo spirito contiano nella testa degli azzurri. Vedremo. Detto questo, la vittoria col trentanove per cento di possesso palla fa fare a Italiano la fine di Sampaoli: sì, la solita storiella di Sampaoli in discoteca che parla per ore con una donna (la conversazione come possesso palla) che però alla fine va in bagno con un altro e si fa una sveltina (il risultato a sfavore). Per noi, questa di Italiano sampaolino, è un’immagine gaudente e visto che il Napule di DeLa resta sempre un luogo enigmatico e imprevedibile farebbe bene il presidente a ricordarsi a futura memoria di quest’immagine. Non si sa mai. Da queste parti auguriamo lunga vita al Conte azzurro ma non dimentichiamo che Italiano era un prediletto aureliano per la panca del suo Napule – 8

ARBITRO PAIRETTO. Si atteggia a decisionista d’antan, per fortuna non fa danni eclatanti – 5

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