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Senna, premio pantegana al primo fotografo che immortalerà un nuotatore accanto a un topo gigante

Il Giornale. Paltrinieri: «sono preoccupato sia per la gara che per la salute. Mi sarei aspettato un’organizzazione migliore a un’Olimpiade»

Senna, premio pantegana al primo fotografo che immortalerà un nuotatore accanto a un topo gigante
A local resident dives in the Seine, in Paris on July 17, 2024, after the mayor of Paris swim in the river to demonstrate that it is clean enough to host the outdoor swimming events at the Paris Olympics later this month. (Photo by JULIEN DE ROSA / AFP)

Senna, premio pantegana al primo fotografo che immortalerà un nuotatore accanto a un topo gigante. Lo scrive Il Giornale. La Senna è una macchia enorme nell’organizzazione di queste olimpiadi parigine. Non la sola ma certamente la più eclatante e che rischia di produrre conseguenze pericolose per gli atleti.

Ecco cosa scrive Il Giornale a proposito della vigilia della gara di fondo di dieci chilometri che dovrebbe vedere al via anche Paltrinieri.

Mentre nella spedizione azzurra del nuoto c’è chi propone di istituire un premio Pantegana per il primo fotografo che immortalerà un nuotatore nella Senna accanto a un rattone con codone, Paltrinieri non ha mai smesso di ripetere «vedrete alla fine ci faranno gareggiare lo stesso (l’8 donne e il 9 uomini), però mi sarei aspettato un’organizzazione migliore a un’Olimpiade. Non sappiamo se l’acqua sia fredda, come sia la corrente… E poi è sporca. Sono preoccupato sia per la gara che per la salute».

Allarme Senna per gli atleti, Malagò prova a non alzare i toni

E ieri, come avvenuto per il triathlon, è saltato l’allenamento: all’alba, dopo un incontro con il comune di Parigi e la World Aquatics, gli organizzatori hanno annullato la prova. Oggi riproveranno e Greg e gli altri azzurri Domenico Acerenza, Giulia Gabbrielleschi e Ginevra Taddeucci sperano di poter almeno capire come si nuota lì dentro. «Quel fiume rappresenta un enorme interrogativo» ha avvertito il ct del fondo azzurro Stefano Ribaudo, «perché prima di tutto è necessario provare il campo di gara per questioni di sicurezza». E Malagò: «Vediamo che succede. Non penso gli organizzatori siano così poco di buon senso…». I fotografi sono però già pronti: il premio pantegana fa gola a molti. 

Triathlon, si ammala anche uno svizzero: gastroenterite. 

Secondo quanto riporta l’Ansa, anche un atleta del triathlon svizzero ha mostrato i segni di una gastroenterite. Dopo i controlli medici però, il Comitato Olimpico ha deciso di non ritirare la propria squadra questa mattina per la gara a squadre mista. Infatti non ci sarebbero evidenti legami tra i sintomi e l’acqua della Senna. Dal Team Italia confessano che lo stress è molto alto ma nessuna intenzione di ritirare la squadra.

Scrive l’Ansa:
Anche un atleta svizzero, che si era tuffato nella Senna per la gara di triathlon maschile mercoledì scorso, presenta sintomi di gastroenterite, ma il suo Comitato olimpico – contrariamente a quello belga – non ha ritirato gli atleti dalla gara di stamattina in quanto i medici non ritengono evidente un legame di causa effetto fra la gara effettuata e il sopraggiungere dei sintomi. A lamentare sintomi, si apprende da fonti svizzere, è stato Adrien Brifford, arrivato 49/o e – a un certo punto della gara – finito sott’acqua dopo aver urtato un collega. Lo stesso Brifford non accusa l’inquinamento della Senna: “Sinceramente non so se le mie condizioni siano legate alla qualità dell’acqua della Senna – ha detto Brifford al sito svizzero 20minutes.ch – anche se la domanda si pone”. Il medico della squadra svizzera, sempre citato dal sito, Hanspeter Betschart, si dice non in grado di stabilire un legame fra la gastroenterite dell’atleta e la gara: “un sondaggio che ho condotto con i miei colleghi degli altri paesi non ha, al momento, rivelato alcuna intensificazione delle malattie gastrointestinali negli atleti che hanno partecipato alla gara mercoledì scorso“.

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