La presunzione di Italiano è stata spalmata in novanta minuti su un tappeto di cazzimma tattica. Verona rimane solo un brutto ricordo?
Si è visto il Napoli affamato di Conte. Di Lorenzo più top player che braccetto
Le pagelle del tifoso dopo la vittoria del Napoli contro il Bologna.
MERET: Porta a casa un clean sheet mettendoci una natica su Ndoye. Una partita senza troppe ansie, a parte quei due soliti
passaggi a vuoto con i piedini non proprio fatati. Quando invita tutti a salire per lanciare lungo ci risparmia un quarto
d’ora di palpitazioni. Ansiaret. Voto 6,5
DI LORENZO: Dopo un’estate di inciuci e presunti tradimenti, fa l’amore con la curva davanti a tutti senza pudori.
Finalmente il capitano chiude il cerchio della iattura di una stagione. Braccetti, braccialetti, braccini, braccioli,
insomma, il nuovo slang calcistico ci interessa in giusto, la buona novella la racconta il top player che ci mancava da troppo.
Punto e a capo. Voto 7
RRHAMANI: Amir s’addormenta su Castro, spende un giallo che ci fa esultare. Finalmente la smettiamo di usare il fioretto ed usiamo la mazza. Gestisce bene un fumoso Bologna più spuntato che affamato e salva da circense su un corner rossoblù. Stopper d’altri tempi. Voto 6,5
BUONGIORNO: Un cigno prestato al pallone. Imbarazzante la semplicità con cui ferma gli avversari. Testa alta, copertura e anticipo. È tutto ciò che ci è mancato lo scorso anno, è tutto ciò di cui avevamo bisogno. Ci siamo accorti stasera cosa è mancato a Verona. Un Bulldozer in Smoking. Voto 7
OLIVERA: Partita attenta e senza sbavature. Puntuale e applicato. Potrebbe sbloccarla nel primo tempo ma Raspadori non se lo fila manco di striscio. È il titolare della corsia, senza dubbio. Pendolino. Voto 6,5
MAZZOCCHI: Si applica, fa quel che può e lo fa bene. Attento in copertura, si propone anche con voglia. Non è di certo il quinto dei sogni ma suda e rompe; rompe e suda. Giglio. Voto 6
(SPINAZZOLA: Troppo poco per valutarlo)
LOBOTKA: Prof Stani è attorniato da bulli nel cortile della scuola. A volte si ritrova senza fiato ma non perde mai la lucidità. Si alza le maniche e lotta come un mediano d’altri tempi. Soffre la stanchezza, non ha cambi, ma porta la lezione a termine, in scioltezza. Lobocop. Voto 6,5
ANGUISSA: Il maschio angioino nero pare essere tornato. Pare però, perché a volte sbaglia tempi e giocate per troppa leggerezza. Partita onesta, applicato. A tutto campo è dura anche per lui, ma sta tornando. Ancora voto 6
POLITANO: Gli è mancato solo il gol poi ha giocato con gli occhi della fame. L’arrivo di Neres l’ha scosso. Copre e attacca, ha arato la fascia senza sosta. Esce per troppa stanchezza. APRIPISTA. Voto 6.5
(NERES: Ha gli occhi di chi è appena uscito da un after ma i piedi e l’estro di chi vede calcio. Pochi minuti per servire un gol a Simeone. Assist e Samba. Voto 6,5)
KVARA: C’era chi rimpiangeva il probabile addio di Dybala dal calcio italiano; c’è chi scrive sermoni e romanzi bloggeristici su Leao, anziché concentrarsi sulla pepita che circola sui campi di Serie A. Kvara la vince dal primo fischio di Pairetto. Prepotente, aggraziato, cattivo, forte, dannatamente forte. KVARASTELLA. Voto 8
RASPADORI: Ha subito la palla per sbloccarla ma la sbaglia di poco. Poi lotta, cuce, prova a fare Lukaku ma ha il fisico che ha. Si danna l’anima, lotta fino all’ultimo fiato. Cosi va bene, cosi va sempre bene. Cucciolo di leone. Voto 6,5
(SIMEONE: Entra e segna, come ai vecchi (mica troppo)? tempi. Di scorta va benissimo. Presente. Voto 6,5)
CONTE: Verona è un brutto ricordo? Presto per dirlo. Oggi però la presunzione di Italiano è stata spalmata in novanta minuti su un tappeto di cazzimma tattica. La squadra non perde mai la bussola, soffre e lotta su ogni pallone come una provinciale qualunque. Oggi si è vista una squadra di Conte per lunghi tratti. Oggi si è visto un gol alla Conte. Ed ora con Lukaku avrà finalmente la finestra su un panorama che può diventare mozzafiato. Voto 7