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Sinner ha imparato a distinguere gli amici dai colleghi, lo ha capito con Alcaraz e Djokovic

La situazione di Sinner vista da CorSera e Repubblica. Di sicuro si chiuderà ancora di più a riccio

Sinner ha imparato a distinguere gli amici dai colleghi, lo ha capito con Alcaraz e Djokovic
Italy's Jannik Sinner holds a press conference after he lost his men's singles semi final match against Spain's Carlos Alcaraz on Court Philippe-Chatrier on day thirteen of the French Open tennis tournament at the Roland Garros Complex in Paris on June 7, 2024. (Photo by Bertrand GUAY / AFP)

Sinner ha imparato a distinguere gli amici dai colleghi e dovrà ancora fronteggiare sguardi e insinuazioni durante lo Us Open. Lo scrivono il Corriere della Sera e Repubblica. Dopo una settimana intensa, il numero uno al mondo dovrà fare i conti ancora con sguardi e insinuazioni. Si chiuderà ancora di più a riccio, e già era piuttosto geloso della sua privacy.

Tutti, ma proprio tutti, hanno avuto l’occasione di parlare di Sinner

Scrive il Corriere della Sera:

Non si finiscono mai di conoscere le persone. Tutti, ma proprio tutti, hanno avuto l’occasione di parlare di Sinner. E ascoltando le loro parole, Jannik in questa settimana avrà imparato a distinguere una volta di più gli amici dai colleghi. Nessun attacco diretto, sia chiaro: Novak Djokovic, fondatore della Ptpa (un’associazione di giocatori professionisti), ha risposto da politico; ; Carlos Alcaraz, invece, ha preso posizione ma fino a un certo punto. Matteo Berrettini e Sinner, invece, sono «nemici-amici» come ha definito Berrettini il rapporto tra i due, ma «conosco lui e il suo team da tanto tempo e sono sicurissimo che sia stato un errore, anche perché in questi mesi avevo visto nei suoi occhi un po’ meno gioia».

Adesso sa chi è suo amico e chi no

Anche Repubblica scrive di Sinner e della differenza tra colleghi e amici:

Se per caso si aspettava una solidarietà, diciamo che dovrà frequentare altri lidi. Gli saranno fischiate le orecchie visto che nei corridoi, negli spogliatoi, il suo nome è stato più volte citato. da oggi Jannik Sinner sa cos’altro dovrà fronteggiare: sguardi, insinuazioni. Sicuramente già se n’era fatto un’idea. Sinner venerdì ha detto: «Adesso so chi è mio amico e chi non lo è». Beh, ha avuto un altro assaggio e, conoscendolo, di sicuro sarà prevedibile una chiusura ulteriore a riccio, e già il catenaccio della sua privacy era discreto (eufemismo).

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