La situazione di Sinner vista da CorSera e Repubblica. Di sicuro si chiuderà ancora di più a riccio
Sinner ha imparato a distinguere gli amici dai colleghi e dovrà ancora fronteggiare sguardi e insinuazioni durante lo Us Open. Lo scrivono il Corriere della Sera e Repubblica. Dopo una settimana intensa, il numero uno al mondo dovrà fare i conti ancora con sguardi e insinuazioni. Si chiuderà ancora di più a riccio, e già era piuttosto geloso della sua privacy.
Tutti, ma proprio tutti, hanno avuto l’occasione di parlare di Sinner
Scrive il Corriere della Sera:
Non si finiscono mai di conoscere le persone. Tutti, ma proprio tutti, hanno avuto l’occasione di parlare di Sinner. E ascoltando le loro parole, Jannik in questa settimana avrà imparato a distinguere una volta di più gli amici dai colleghi. Nessun attacco diretto, sia chiaro: Novak Djokovic, fondatore della Ptpa (un’associazione di giocatori professionisti), ha risposto da politico; ; Carlos Alcaraz, invece, ha preso posizione ma fino a un certo punto. Matteo Berrettini e Sinner, invece, sono «nemici-amici» come ha definito Berrettini il rapporto tra i due, ma «conosco lui e il suo team da tanto tempo e sono sicurissimo che sia stato un errore, anche perché in questi mesi avevo visto nei suoi occhi un po’ meno gioia».
Adesso sa chi è suo amico e chi no
Anche Repubblica scrive di Sinner e della differenza tra colleghi e amici:
Se per caso si aspettava una solidarietà, diciamo che dovrà frequentare altri lidi. Gli saranno fischiate le orecchie visto che nei corridoi, negli spogliatoi, il suo nome è stato più volte citato. da oggi Jannik Sinner sa cos’altro dovrà fronteggiare: sguardi, insinuazioni. Sicuramente già se n’era fatto un’idea. Sinner venerdì ha detto: «Adesso so chi è mio amico e chi non lo è». Beh, ha avuto un altro assaggio e, conoscendolo, di sicuro sarà prevedibile una chiusura ulteriore a riccio, e già il catenaccio della sua privacy era discreto (eufemismo).