Taiwan infatti partecipa alle Olimpiadi come Taipei Cinese per evitare obiezioni da parte del governo di Pechino, che appunto rivendica l’isola come proprio territorio.
Taiwan che ha vinto la finale di doppio di badminton contro la Cina, confermando il successo di Tokyo 2020. Gli atleti però sono stati costretti a festeggiare senza poter vedere i colori della propria bandiera. Taiwan infatti partecipa alle Olimpiadi come Taipei Cinese per evitare obiezioni da parte del governo di Pechino, che appunto rivendica l’isola come proprio territorio. Da parte sua, il governo di Taiwan respinge le pretese di sovranità cinese. Nel 2021 a Tokyo la Cina aveva considerato una «vergogna» la sconfitta nella finale di badminton.
Sugli spalti, alle spalle del podio, uno spettatore ha esposto un cartello che mostrava la sagoma di Taiwan. Una sorta di macchia bianca in mezzo a un mare rosso di labari cinesi. È riuscito a mostrarlo per pochi secondi, quel foglio gli è stato subito strappato dalle mani da uno steward.
Il portavoce del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Mark Adams, è intervenuto a chiarire che l’episodio, quel che s’è visto in diretta tv, altro non è che quanto rientra nel novero delle norme e delle condizioni di ingresso alle sedi olimpiche indicate a gli spettatori su ogni biglietto. Chi entra negli stadi delle Olimpiadi sa che può esporre solo bandiere dei Paesi e dei territori partecipanti ai giochi e proibiscono qualsiasi striscione che veicoli messaggi politici.
在升旗庆祝台湾人夺得金牌的时候
有一位观众举起了台湾岛的标志,却被旁边人一把夺下 pic.twitter.com/OQUjawAtpE— 多伦多方脸 (@torontobigface) August 5, 2024
Il Messaggero riporta ancora che a una studentessa taiwanese, che assisteva alla sfida di badminton tra la squadra della sua terra e la Cina, è stato portato via uno striscione che raffiugrava il contorno della sua isola natale e recava la scritta in cinese “jiayou Taiwan” (Vai Taiwan). «Avevo ancora quel messaggio tra le mani e ho notato un uomo della sicurezza che continuava a parlare con il suo collega con il walkie-talkie. Poi è arrivata una persona che me l’ha portato via. Non stiamo facendo nulla di sbagliato. Perché dovremmo essere trattati in questo modo?”»
Un’intera famiglia ha riportato alla Reuters di essersi dipinta la bandiera di Taiwan sui loro volti, ma di essere stati costretti a cancellarla per poter entrare nell’arena.