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Tebogo oro nei 200 metri: «Io il volto dell’atletica? No, non sono arrogante e rumoroso come Lyles»

Lo sprinter del Botswana ha punzecchiato il rivale che aveva fatto il gradasso alla vigilia ed è poi arrivato terzo (ha corso col Covid)

Tebogo oro nei 200 metri: «Io il volto dell’atletica? No, non sono arrogante e rumoroso come Lyles»
Bronze medallist US' Noah Lyles (R) and gold medallist Botswana's Letsile Tebogo react after competing in the men's 200m final of the athletics event at the Paris 2024 Olympic Games at Stade de France in Saint-Denis, north of Paris, on August 8, 2024. (Photo by Jewel SAMAD / AFP)

Tebogo oro nei 200 metri: «Io il volto dell’atletica? No, non sono arrogante e rumoroso come Lyles»

Letsile Tebogo, del Botswana, vince a sorpresa i 200 metri alle Olimpiadi di Parigi e poi lancia una frecciata niente male a Noah Lyles (oro nei 100) grande favorito della vigilia che invece ha concluso terzo e poi ha confessato di aver corso col Covid.

Ricorda il Daily Mail che

Lyles alla vigilia aveva dichiarato con sicurezza ai giornalisti che avrebbe vinto lui la gara. Ha fatto un ingresso  bombastico nello Stade de France saltando e agitando le braccia verso la folla.

Ma l’americano (che in seguito ha rivelato di aver corso col Covid) è finito terzo e il velocista dal Botswana ha continuato a chiamare Lyles «arrogante» e «rumoroso».

Al neocampione olimpico dei 200 metri è stato chiesto se aspirava ad essere il volto dell’atletica leggera, e lui ha risposto che il suo approccio rilassato non gli avrebbe permesso di raggiungere il livello di fama di Lyles.

«Credo che non potrò essere il volto dell’atletica perché non sono una persona arrogante o rumorosa come Noah», ha detto. «Quindi credo che Noah sia il volto dell’atletica».

Il quotidiano britannico ha ricordato le frasi della vigilia di Lyles: «Alla fine saranno depressi».

E invece a uscire depresso è stato lui, persino sulla sedia a rotelle visto che il Covid lo ha ridotto senza fiato.

La madre di Lyles ha confermato alla Nbc che suo figlio aveva il Covid.

Anche Lyles ha poi parlato alla Nbc: «Mi sono svegliato presto verso le 5 di martedì mattina, sentendomi davvero in maniera orribile. Sapevo che era più che un semplice dolore conseguenza dei 100 metri. Il mio primo pensiero è stato di non farsi prendere dal panico, ho avuto situazioni peggiori, sono stato in condizioni peggiori. L’ho affrontato giorno dopo giorno, ho cercato di idratarmi tanto. Ho pagato un prezzo ma non sono mai stato più orgoglioso di me nel venire qui e ottenere un bronzo».

Lyles ha aggiunto che gli altri concorrenti non erano a conoscenza del suo Covid: “Lo sapevano lo staff medico, il mio allenatore e mia madre. Non volevamo che tutti andassero nel panico. Volevamo essere in grado di competere. Volevamo essere il più discreti  possibile, non volevamo dire ai nostri rivali che ero malato. Perché dar loro un vantaggio?».

Lyles potrebbe ovviamente saltare la staffetta 4×100.

 

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