Paltrinieri una settimana fa lo ha detto: zero aria condizionata, cibo razionato, letti scomodi. Anche Simone Biles ha mandato alle ortiche i letti. Le reazioni della stampa
Thomas Ceccon ha schiacciato un pisolino lontano dal caldo afoso della sua camera al Villaggio Olimpico. Si è appoggia nel parco, al fianco di una panchina. Lo scatto che nelle ultime ore ha fatto il giro del mondo è opera del canottiere arabo Husein Alireza che ha postato le immagini in una storia su Instagram. L’azzurro ha poi spiegato:
«Molti si sono spostati e hanno fatto bene. Adesso non sto a dirvi cosa c’era e cosa non c’era nel villaggio, però soprattutto per un evento così importante per i primi 3-4 giorni magari puoi resistere. Però se ne passano dieci, col cibo che c’è, non è semplicissimo. È stato così, per molti ma non per tutti. Però ahimè, le difficoltà c’erano sicuramente».
E ancora:
«Molto semplicemente mi sono messo disteso sì – ha aggiunto il nuotatore -, poi non so neanche chi sia che ha fatto la foto. La verità è che mi ero appoggiato lì per stare un po’ per i fatti miei e basta. Avevo poche cose con me e le ho messe in ordine lì… ma in camera c’è un po’ più di disordine».
Il commento della stampa su Ceccon e il Villaggio Olimpico
La Gazzetta recupera le parole di Paltrinieri, anche lui molto critico con l’organizzazione:
“Questa foto, tratta da un video, ha come protagonista il nuotatore azzurro Thomas Ceccon, oro nei 100 metri dorso, e ha fatto il giro dei social e dei siti, a simboleggiare il degrado del Villaggio Olimpico di Parigi 2024, un posto in cui, a detta di molti atleti, è impossibile vivere, tra aria condizionata mancante, cibo scarseggiante e letti di cartone. Ceccon avrebbe ceduto al sonno sul far della sera, quando l’aria si fa più fresca.
Paltrinieri Nei giorni scorsi, Gregorio Paltrinieri, fresco argento nei 1500 e bronzo negli 800, ha detto: «Ho partecipato a quattro Olimpiadi e questo è il peggiore Villaggio che abbia visto. In camera non mi addormento mai prima delle due di notte: fa troppo caldo. Noi qui siamo i protagonisti ed è impensabile non avere l’aria condizionata nelle stanze».
L’altra grande questione riguarda il cibo. Al ristorante del Villaggio si fanno code lunghe, fino a un’ora, e non si trova sempre quel che si vorrebbe mangiare. Nei primi giorni ha destato scalpore e scandalo il razionamento di uova e carni varie. Gli organizzatori hanno tarato male i rifornimenti. Per evitare che molti atleti restassero a zero proteine, hanno limitato il consumo a un tot ciascuno, poi hanno intensificato gli approvvigionamenti e il caso uova sembra rientrato. A dirla tutta, ci sono stati anche deprecabili casi di accaparramento. Per esempio, pare che un atleta scandinavo facesse razzia di muffin al cioccolato la mattina a colazione, poi è stato smascherato“.
La Stampa sulla stessa linea:
“Stavolta è vero che hanno un po’ esagerato nella deriva spartana. In nome e per conto di una legittima sostenibilità, Parigi ha razionato l’energia, il cibo, i trasporti e persino l’acqua. Alt. Il villaggio non è improvvisamente diventato una colonia penale, ma se uno come Gregorio Paltrinieri, uomo di mondo a Cinque Cerchi e non solo, arriva a dire che «delle quattro Olimpiadi che ho fatto questo è il peggior Villaggio mai frequentato» un motivo ci sarà. «Fuck the bed» dice Simone Biles“.
E infine anche Libero:
«Le cronache della vigilia ci avevano parlato di Eco-Olimpiadi, di Olimpiadi inclusive, di Olimpiadi zero sprechi. Beh, forse bastava intendersi e uno si arrangiava: per esempio, il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella si sarebbe portato un ombrello da casa o una mantellina non di plastica, opzione di fortuna poco ecosostenibile e persino inutile: si è inzuppato lo stesso ma ha fatto un figurone salutando la pattuglia italiana con senso istituzionale e sportivo».