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Usa, per i Mondiali 2026 non solo preoccupazioni per la sicurezza, c’è anche il cambiamento climatico

The Athletic racconta delle partite rinviate e dei problemi avuti per il forte caldo. Sono stati inclusi ulteriori screening medici per i giocatori.

Usa, per i Mondiali 2026 non solo preoccupazioni per la sicurezza, c’è anche il cambiamento climatico
MIAMI GARDENS, FLORIDA - JULY 14: Fans try to enter the stadium amid disturbances prior to the CONMEBOL Copa America 2024 Final match between Argentina and Colombia at Hard Rock Stadium on July 14, 2024 in Miami Gardens, Florida. Maddie Meyer/Getty Images/AFP Maddie Meyer / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

Negli Stati Uniti c’è preoccupazione per i Mondiali 2026; già durante la Copa America di quest’anno si sono verificati diversi episodi, tra cui la sicurezza fuori gli stadi, che non sono stati graditi. Ma non solo, perché gli Usa temono il cambiamento climatico e le alte temperature di alcune zone del Paese.

Negli Usa il cambiamento climatico è una minaccia in vista dei Mondiali 2026

The Athletic scrive:

È stata la tanto decantata estate di calcio degli Stati Uniti, ma è stata anche un test per la prossima Coppa del Mondo. A parte le preoccupazioni per le condizioni dei campi e la scarsa sicurezza fuori dagli stadi, che ha anche posticipato di un’ora la finale di Copa America a Miami, non sono da sottovalutare le condizioni meteorologiche estreme, dal caldo torrido alle forti piogge, che spesso hanno causato sia ritardi nelle partite, sia i ritiri dei club europei. Alcuni meteorologi sostengono che la Fifa debba trattare in maniera prioritaria i problemi legati ai cambiamenti climatici; proprio questa settimana, l’amichevole tra Barcellona e Manchester City a Orlando è stata posticipata di 80 minuti per un forte temporale. I tifosi si sono ritrovati a cercar riparo sotto gli spalti dello stadio, o a evacuare, come accaduto nella partita del Celtic in North Carolina. 

Anche il caldo è stato un problema: in Copa America, nel match tra Canada e Perù, uno degli assistenti arbitrali si è sentito male ed è svenuto in campo per i 37°C e il 50% di umidità percepita. Due giorni prima, il difensore uruguaiano Ronald Araujo ha dovuto lasciare il campo a causa di problemi legati al caldo; aveva avuto un improvviso calo di pressione. La Conmebol ha descritto l’impatto del riscaldamento globale sulla salute degli atleti come “un problema critico”, affermando che l’aumento delle temperature a causa dei cambiamenti climatici porta minacce significative ai giocatori e non solo. Per ovviare al problema, hanno incluso screening medici per identificare gli atleti che presentano una tendenza alla bassa pressione, sottolineando l’importanza dell’idratazione e del sonno.

Cosa potrebbe accadere quindi con i Mondiali?

Il meteorologo DePodwin ha spiegato che potrebbero verificarsi ritardi o cancellazioni di match. Iniziare la Coppa del Mondo a settembre aiuterebbe, ma si creerebbe poi un caos nel calendario con i campionati. 

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