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Velasco: «Egonu? Ogni foto della nazionale c’è lei. Dà molti like, so com’è il meccanismo»

A Repubblica: «non voglio fare il solito discorso dell’allenatore, ma ci vuole la squadra. Se sbaglia non colpevolizziamola, come con Baggio»

Velasco: «Egonu? Ogni foto della nazionale c’è lei. Dà molti like, so com’è il meccanismo»
Italy's head coach Julio Velasco (C) celebrates with Italy's #18 Paola Ogechi Egonu and team mates after the volleyball women's quarter-final match between Italy and Serbia during the Paris 2024 Olympic Games at the South Paris Arena 1 in Paris on August 6, 2024. Italy won the match 3-0. (Photo by PATRICIA DE MELO MOREIRA / AFP)

Velasco: «Egonu? Ogni foto della nazionale c’è lei. Dà molti like, so com’è il meccanismo».

Il ct della Nazionale femminile di pallavolo intervistato da Repubblica dopo la vittoria per 3-0 sulla Serbia e l’ingresso in semifinale. Per la prima volta la Nazionale femminile di pallavolo è in semifinale alle Olimpiadi.

Avete rifilato tre 3-0 di seguito a Olanda, Turchia e Serbia: difficile nascondersi.

“Non mi aspettavo il 3-0 alla Turchia e quello alla Serbia. La Turchia ha giocato male, l’ho detto alle ragazze, la semifinale sarà una partita completamente diversa, che magari finisce 3-2, come Italia-Giappone. Quindi dobbiamo cercare di capire se siamo inconsciamente capaci di vincere un confronto del genere”.

Vi ha ispirato la vittoria dell’Italia di De Giorgi col Giappone?

“No. È stata una sofferenza infinita”.

Avete capito i problemi di ricezione superati rapidamente all’inizio?

“Secondo me erano dovuti alla tensione nervosa, quella è una tecnica che richiede molta tranquillità, rilassamento muscolare, altrimenti la palla rimbalza male. Myriam Sylla ha iniziato con la tensione addosso, poi durante la partita si è tranquillizzata e ha fatto addirittura meglio delle sue solite medie”.

Tutta la squadra ha funzionato con la Serbia, ma Paola Egonu ha realizzato ben 19 punti col 47 % in attacco.

“Mi fa sempre molta impressione, ogni volta che fanno una foto della nazionale c’è lei. Dà molti like, so com’è il meccanismo, l’ho vissuto anch’io in prima persona. Non ci posso fare niente, non voglio fare il solito discorso dell’allenatore, ma Boskovic è una giocatrice straordinaria eppure la Serbia ha perso 3-0. Ci vuole la squadra. Con Paola si rischia l’errore sia di considerarla sempre la migliore, che la colpevole quando sbaglia una palla. Se sbaglia, lo fa come le altre, non bisogna colpevolizzarla, eppure è successo. Come con Baggio per un rigore”. 

Olimpiadi, serata da dimenticare per Vannacci: Furlani bronzo, Egonu e l’Italia di Velasco in semifinale

Giornata senza medaglie d’oro ma ugualmente splendida giornata per l’Italia alle Olimpiadi. La serata ci ha regalato la prima medaglia dell’atletica leggera con il diciannovenne Mattia Furlani che ha conquistato il bronzo nel salto in lungo con la misura di 8,34 metri. A soli due centimetri dall’argento che è stato del giamaicano Pinnock. Ha vinto Tentoglou che ha bissato l’oro di Tokyo.

E già così la serata si era messa malissimo per Vannacci l’idolo di Salvini e del popolo leghista. Perché l’Italia della pallavolo femminile, con Paolo Egonu in prima linea, ha schiantato la temibile Serbia per 3-0 e ha conquistato le semifinali alle Olimpiadi. È stata la partita della maturità. La Nazionale ha saputo resistere nel primo set quando è stato dietro anche di quattro lunghezze. Velasco ha predicato calma, ha chiesto meno errori gratuiti soprattutto in battuta, ha cercato di far passare il concetto che bisognasse far giocare le serbe. E infatti le azzurre hanno raddrizzato il primo set anche grazie all’ingresso di Antropova e Cambi alla battuta. Vittoria per 26-24. Ma tutte hanno giocato molto bene: Sylla, Fahr, De Gennaro, Danesi, Orro. Vinto il primo set le serbe della fortissima Boskovic sono progressivamente calate. E l’Italia ha vinto 3-0. È la prima volta che l’Italia della pallavolo femminile va in semifinale alle Olimpiadi. Giocheranno contro la Turchia che ha superato la Cina al quinto set.

Domani mattina alle 10 tocca a Tamberi nella qualificazione per il salto in alto.

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