L’attacco della Stampa. “Una squadra perfetta per il glorioso decimo posto, le colonne d’Ercole oltre cui il Torino non osa spingersi. Sia mai poi toccasse anche mantenerla in Europa”
L’attacco della Stampa al presidente del Torino, Urbano Cairo, dopo la cessione di Bellanova all’Atalanta. Il quotidiano lamenta l’assenza di progettualità da parte del Toto che ha ceduto i migliori giocatori in rosa.
Bellanova all’Atalanta, Cairo dirà che non era convinto di restare
Scrive la Stampa:
Vendere Buongiorno e Bellanova nello stesso mercato dà perfettamente l’idea di quale progetto abbia in mente il presidente Urbano Cairo per il Torino: nessuno. Come da vent’anni, quelli della sua gestione, a questa parte. Lo zero assoluto. Se non andare al ribasso, se non fare cassa con i due nazionali e indebolire senza se e senza ma la squadra. Perfetta per puntare (forse) al glorioso decimo posto, le colonne d’Ercole oltre cui il Torino non osa spingersi. Anzi,
non vuole spingersi perché hai visto mai che poi tocca anche mantenerla una squadra che circola per l’Europa.
La contestazione gli scivola addosso, la passione non c’è mai stata e quando c’è stata si è bruciata in un amen. Ha speso tanto, e pure male, per dare retta a Juric e in tre anni non ne ha cavato nulla, non solo per colpa del tecnico croato. E ora tira in remi in barca. E i soldi in cassa. Ha dato in mano la squadra a Vanoli, tecnico di sicura qualità,
ma perfetto per stare al gioco: si è mai visto un novizio della serie A criticare, anche al chiuso, il presidente che gli ha permesso di realizzare un sogno? Dopo la tiritera su Buongiorno (“non lo vendo” è riuscito a dire con mezzo affare concluso), vediamo che cosa si inventa per Bellanova. Non quotato, dirà che il giocatore non era convinto di restare e che di fronte a certi dubbi è stato meglio accontentarlo. Ma chi può convincere un progetto che non c’è? Anzi, che non c’è mai stato?