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A Xavi fischiano le orecchie, al Barcellona è tutto un coro di “con Flick sono cambiate molte cose”

Da Raphinha a Lewandowski (“la situazione è diversa e si vede”), fino a Pedri: «Con i nuovi preparatori fisici si lavora molto più di prima»

A Xavi fischiano le orecchie, al Barcellona è tutto un coro di “con Flick sono cambiate molte cose”
Barcelona's Spanish coach Xavi gestures during the UEFA Champions League Group H football match between Royal Antwerp FC and FC Barcelona at the Bosuilstadion in Antwerp, on December 13, 2023. (Photo by JOHN THYS / AFP)

A Xavi fischiano le orecchie, scrive Abc. La sua tranquillità è durata appena tre mesi. Dopo essere stato esonerato il 24 maggio da allenatore del Barcellona, ​​ha avuto solo parole di gratitudine per tutti. E ha espresso, per l’ennesima volta, i suoi sentimenti e i suoi desideri: “Sono un tifoso del Barça e voglio solo il meglio per il club della mia vita”.

Effettivamente i suoi desideri si sono realizzati. “La squadra che ama ha iniziato la stagione in modo impeccabile e guida il campionato a punteggio pieno, quindi Xavi dovrebbe essere felice. Tuttavia, nel pieno dell’euforia, alcuni membri di quella famiglia lo hanno tradito. Volutamente o inavvertitamente, parlando del lavoro del nuovo allenatore Hansi Flick, hanno fatto paragoni che lo mettono in cattiva luce”.

A Xavi fischiano le orecchie: tutti parlano bene di Flick e non ringraziano mai il loro ex allenatore

Il primo è stato Raphinha, dopo la tripletta contro il Valladolid (7-0) alla quarta giornata. L’esterno brasiliano ha spiegato perché sta facendo meglio della scorsa stagione. Per lui la chiave è stata la comprensione e la fiducia: «Ciò che è cambiato è la comprensione della necessità di adattarmi. È un fattore importante. L’allenatore mi dà molta fiducia e cerco di adattarmi il più velocemente possibile». Ergo, Xavi non gli dava fiducia?

Poi anche Lewandowski. Il polacco ha chiarito che con Flick la situazione a Barcellona «è diversa e si vede». Dichiara che Flick «vuole creare fin dall’inizio una squadra offensiva che generi opportunità, segni tanti gol e eserciti una buona pressione».

Come ciliegina sulla torta, ci si è messo pure Joan Laporta, il presidente del club. Laporta non è nuovo a questi attacchi.Dopo le dichiarazioni di Lewandowski, il presidente del Barça ha fatto il punto sull’attualità del club. Il suo logico elogio a Flick ha un retrogusto amaro: «Chiediamo a Flick lavoro e professionalità. Siamo d’accordo su tutto. È un tecnico che non cerca scuse, si accontenta di quello che ha, anche se non smettere di essere esigente»”.

L’ultimo a parlare in qualche modo di Xavi è stato Pedri. Ha rivelato che con i nuovi preparatori fisici si lavora «molto più di prima. Il duro lavoro alla fine si vede quando si affrontano le partite».

Il mondo sembra capovolto. Deco, accusato più volte di ostacolare Xavi, ora ne è il più strenuo difensore. Secondo lui i due allenatori non si possono paragonare:
«Xavi è stato molto importante per questo progetto. Ha vinto un campionato quando la gente non se lo aspettava e ha dato l’esordio a giocatori importanti per il futuro del club. Inoltre, ha anche voluto sottolineare che il ruolo di allenatore del Barça è molto difficile. Ha fatto un lavoro spettacolare. Hansi Flick è un allenatore esigente e con le idee molto chiare”, sottolineando che quello che più gli piace del tedesco è “il modo in cui affronta problemi e argomenti importanti».

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