Mala tempora per i paladini dell’estetica. In difficoltà anche il cocco della stampa De Rossi. Il Genoa pareggia al minuto 96
Alla Roma non basta Dovbyk, De Rossi non vince nemmeno col Genoa.
L’aritmetica non inganna. Per la Roma di De Rossi siamo a tre punti in quattro partite, frutto di tre pareggi e una sconfitta (quella in casa contro l’Empoli). Se avesse cominciato così Mourinho, gli pesudo-puristi, i paladini dell’estetica, ci avrebbero scartavetrato tutto lo scartavetrabile. Poiché in panchina c’è De Rossi, uno dei cocchi dell’informazione made in Italy, si fischietta facendo finta di nulla. La Roma è quindicesima in classifica.
Eppure oggi De Rossu una mossa l’aveva indovinata: in panchina Soulé strapagato alla Juventus, come se fosse davvero Dybala. In più in panca pure Lorenzo Pellegrini ieri blandito da De Rossi in conferenza stampa e oggi spedito fuori dagli undici titolari. Puer Paredes, dopo i complimenti di ieri, è finito in panchina.
Nel primo tempo, la Roma ha giocato meglio e ha segnato con Dlvbyk al suo primo gol in Serie A dopo una serie di sciagurate occasioni fallite (la più clamorosa a Cagliari). Nel secondo tempo, invece, meglio il Genoa. De Rossi si è coperto con Hermoso al posto di Selemaekers. Il fortino, o pseudotale, ha retto fino al recupero. Poi è arrivata la rete di De Winter al minuto 96 che è saltato di testa proprio tra Hermoso e Ndicka. Pochi istanti prima, Danielino (così lo chiamano nella capitale) si era fatto espellere.
De Rossi: «Paredes, Cristante e Pellegrini non vengono rispettati, tirano la carretta da anni»
De Rossi, allenatore della Roma, nella conferenza stampa alla vigilia della partita di Marassi contro il Genoa ha difeso i “senatori” della sua squadra. Per lui sono stati troppo spesso criticati ingiustamente.
L’affondo a difesa dei senatori della Roma:
«Paredes, Cristante e Pellegrini spesso in questa città vengono rispettati meno di quello che dovrebbero. In quei sei mesi abbiamo fatto 2 punti di media a partita con loro tre. Sono giocatori importanti che ci danno una grande mano. Rispettiamo anche quelli che stanno qui a tirare la carretta da anni. Questi giocatori cerchiamo di farli sentire amati. La loro parte l’hanno sempre fatta».
Dovbyk rientra dall’infortunio. Ci sarà contro il Genoa:
«Dovbyk è pronto per giocare e giocherà. Hummels e Hermoso ci permettono di avere più varianti, li ho visti in forma, pronti per scendere in campo».
E su Zalewski fuori rosa dice:
«Di definitivo non c’è nulla, è una decisione che ha comunicato a me la società. La scelta deriva dal contratto in scadenza. Se rinnova penso possa reinserito. A maggio lo consideravo tra i cedibili, nel pre-campionato l’ho visto diversamente e gli ho dato fiducia».
Sulla partita contro il suo ex compagno di nazionale Gilardino:
«Le incognite legate alla condizione dei calciatori sono tante. Loro sono tosti e ordinati, ma sono sicuro che noi saremo pronti mentalmente e fisicamente. Koné lo abbiamo scelto per le sue caratteristiche: dà più libertà ai nostri giocatori offensivi. I nuovi devono avere tempo di conoscere meglio i compagni».