In conferenza: «Senza Mbappé la squadra cambia, ma non molto. Penso che Vinicius vincerà il Pallone d’Oro, visto il ruolo che ha avuto in Champions»
Ancelotti ha presentato in conferenza stampa il derby tra Atletico Madrid e Real Madrid.
Il Real giocherà senza Mbappé, che è infortunato. Questo non sembrà però preoccupare Ancelotti.
Come sarà la squadra senza di lui?
«Senza Mbappé cambia un po’, ma non molto. È un peccato che non ci sia, ma possiamo rimediare. Non faccio molta attenzione al sistema. Un 4-3-3 può diventare un 4-4-2 con gli stessi giocatori. Con tre attaccanti potrebbe essere un 4-4-2 con Vini o Rodrygo come ala. Quello che voglio è che la squadra mostri impegno».
Come arriva la squadra al derby?
«La squadra è migliorata, tenendo conto dell’ultima partita e della confusione degli ultimi dieci minuti di gioco. Segniamo gol di qualità. Siamo sulla strada giusta. Domani è un test molto importante. Essere compatti è la chiave».
Sui cartellini:
«Ne abbiamo parlato. Abbiamo visto troppi gialli per le proteste. L’unico modo è evitare proteste inutili».
Come sta Camavinga?
«Camavinga è a disposizione, ha recuperato bene. Quando si è a disposizione, si può giocare novanta minuti o zero».
Ancelotti sull’Atletico che ha riposato poco
Sulla lamentela dell’Atletico che ha solo 48 ore di riposo dall’ultima partita:
«La capisco. Ci è successo tante volte, la maggior parte delle volte contro l’Atlético».
Vinicius merita il Pallone d’Oro?
«Penso di sì, visto il ruolo che ha avuto in Champions League, segnando in semifinale e finale. Penso che lo vincerà. Se non lo vince (sorride), andremo avanti…».
Cosa manca alla squadra per cambiare la dinamica contro l’Atlético?
«Il Metropolitano è uno stadio complicato. Dobbiamo migliorare e basta».
Dopo aver perso l’anno scorso, ha confessato che la sconfitta gli ha fatto bene. Questa crescita continuerà a domani?
«Sì, al 100%. Dobbiamo evitare gli errori commessi l’anno scorso. Quella sconfitta ci ha svegliato e siamo migliorati in difesa».
Ha vissuto tanti derby. Quale ti piace di più?
«Sono tutti speciali, qui è molto simile al derby di Roma perché i tifosi sono molto appassionati. Il derby di Milano in questo senso è più tranquillo. L’uomo del Nord è più freddo dell’uomo del Sud».