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Arrestati 18 capi ultrà di Inter e Milan: anche Luca Lucci (l’amico di Salvini) e la guardia del corpo di Fedez

Imponevano il pizzo sui parcheggi ed estorsioni sui biglietti. Tra gli arresti il capo ultrà del Milan e l’uomo che prese parte al pestaggio di Iovino

Arrestati 18 capi ultrà di Inter e Milan: anche Luca Lucci (l’amico di Salvini) e la guardia del corpo di Fedez
Db 25/09/2018 - campionato di calcio serie A / Inter-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Inter curva Nord ultras

Arrestati 18 capi ultrà di Inter e Milan: anche Luca Lucci (l’amico di Salvini) e la guardia del corpo di Fedez

Nella mattina di oggi lunedì 30 settembre la polizia di Stato e Guardia di Finanza hanno eseguito 18 arresti e decine di perquisizioni nei confronti di persone legate alle curve di Inter e Milan. Le indagini sono partite in seguito all’omicidio di Antonio Bellocco, volte a sgominare le infiltrazioni mafiose all’interno della tifoseria organizzata delle squadre milanesi.

Le accuse sono associazione a delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni e altri reati gravi, riconducibili al giro d’affari legato all’ambiente calcistico.

Infiltrazioni mafiose nelle curve di Inter e Milan

Tra gli arrestati ci sono Marco Ferdico, che aveva preso il comando della Curva Nord dell’Inter dopo l’arresto di Andrea Beretta, in custodia cautelare per l’omicidio di Antonio Bellocco. Per la Curva Sud milanista sono finiti in carcere Luca Lucci, il capo ultrà del Milan che passò alla cronaca per la foto del 16 dicembre 2018 insieme all’allora vicepremier Matteo Salvini alla festa per i 50 anni della Curva Sud all’Arena Civica. E anche Christian Rosiello, guardia del corpo di Fedez che con Islam Hagag: aveva preso parte al pestaggio di qualche settimana fa di Cristian Iovino.

Nel dettaglio, gli arrestati sarebbero stati responsabili di estorsioni sulla vendita dei biglietti delle partire sia di Inter che di Milan. Così come imponevano il pizzo ogni mesi nei parcheggi intorno allo stadio e nella vendita di cibo e bevande e diversi gadget. Il tutto incorniciato da risse e lesioni tra fazioni rivali e a chi non rispettava i pagamenti imposti.

 

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