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Conte: «Non dobbiamo essere provinciali nel pensare alla Juventus. Sto cercando l’abito tattico migliore»

«Non si cambia sistema di gioco da un giorno all’altro. Lo ha detto il presidente, siamo partiti per una profonda ricostruzione»

Conte: «Non dobbiamo essere provinciali nel pensare alla Juventus. Sto cercando l’abito tattico migliore»
Ni Napoli 31/08/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Parma / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Conte presenta in conferenza stampa Cagliari-Napoli, match della quarta giornata di Serie A che si terrà domenica alle 18.

Miniciclo
«Mi aspetto continuità di prestazioni, risultati, che i nuovi arrivati si inseriscano quanto prima nel nostro contesto»

Lukaku
«Ha utilizzato la sosta per cercare di entrare a pieni giri a livello fisico e a livello tattico, grande impegno da parte sua. Ha voluto lavorare anche nei giorni liberi, ha mostrato grande predisposizione, sta migliorando sotto tutti i punti di vista, ci sono ancora due allenamenti dopodiché deciderò».

I cento giorni

«Cento giorni molto molto intensi, si è dovuto lavorare non solo in campo ma anche molto fuori dal campo, abbiamo lavorato veramente tanto a 360 gradi, questi giorni hanno dato un indirizzo a me e al Napoli. I nazionali sono tornati in buone condizioni. Kvara ha avuto un problema alla caviglia, vedremo negli ultimi due giorni»

Napoli sempre tra i favoriti

«Mi porto sempre dietro grande pressione, ho vinto tanto in passato e ci si aspetta sempre tanto da me. Lo avete detto da sempre, anche quando mancava mezza squadra. Non mi sottraggo, la pressione non mi spaventa. De Laurentiis ha parlato di anno zero, per me non è proprio l’anno zero ma siamo partiti per una profonda ricostruzione. se prendi sette giocatori e 12-13 vanno via, è in atto un cambiamento importante. So quali sono le aspettative nei miei confronti, l’unica mia arma è il lavoro per dare risposte importanti».

Il sistema di gioco.

«Veniamo da due mesi e mezzo di lavoro su un sistema, mi aspetto miglioramenti. Ci saranno situazioni su cui lavorare, stiamo valutando. Devo cercare l’abito migliore per il Napoli. Non si inventa da un momento all’altro però ci stiamo lavorando per la soluzione migliore che dia equilibrio tra fase offensiva e difensiva».

Gilmour e McTominay

«Ottime impressioni, sono due ragazzi seri, li ho conosciuti in Premier da avversari. Ci alzano il livello, portano competizione. Questa deve essere la nostra strada, cercare di creare nel tempo rosa competitiva dove ci sia competitività nella rosa, dove non ciano prestabiliti, in modo da non ragionare da provinciali ma da club che ha voglia e ambizione di competere per qualcosa di importante».

Folorunsho.

«Era un giocatore del Napoli, le vicende di mercato avevano portato ad allenarsi a parte. È stato reintegrato. Bravo ragazzo, lavoratore, darà importante contributo al Napoli, siamo contenti che sia con noi».

Il Cagliari

«Ho grande considerazione per Nicola allenatore sottovalutato. Squadra e ambiente che ci hanno dato sempre soddisfazioni. Cerchiamo continuità di prestazioni. È da più di un anno e mezzo che non riusciamo a fare tre partite consecutive. Dopo la sosta è sempre una bella incognita, per tutti, anche per loro. È un impegno di importante difficoltà».

Il Napoli.

«Già faccio parte di questa storia, anche se solo da cento giorni. Mio lavoro è appena iniziato. Sempre più difficile trovare famiglie, famiglie italiane, che si impegnino in questa maniera per una squadra e una piazza importante come Napoli. Va riconosciuto grande merito per il percorso, dalla Serie C a livelli importanti. Anche la sua commozione nel parlare di quetsi venti anni fa capire quando la sua famiglia si è impegnata con Napoli, i napoletani e per la Società Calcio Napoli. Ha parlato di continuare crescita non solo in campo ma anche extra campo. In Inghilterra so l’importanza che riveste un centro sportivo, far respirare a tutti la stessa area, la stessa mentalità. Quando sono arrivato ad Appiano, era un disastro. Abbiamo lavorato tanto, oggi è un fiore all’occhiello. Penso che il Napoli abbia raggiunto livello importante».

Dopo il Cagliari c’è la Juventus

«Parliamo prima di non essere provinciali, la prossima è tra virgolette la più importante. È da più di un anno e mezzo che no vinciamo tre partite consecutive, focus sul Cagliari. Dopo vediamo chi c’è in calendario. Dobbiamo avere i paraocchi, avere il nostro percorso».

Neres

«Dipende dai giocatori, non da me. da quello che dimostrano negli allenamenti, la volontà che hanno per mettermi in discussione. Vale per tutti. Non ci sono inamovibili in squadra, devono dare il massimo e mettermi in difficoltà. David ha fatto due spezzoni di partita, ha dato un grosso contributo. Mi aspetto da lui e soprattutto dai nuovi, entrare nella nostra idea, sapere che c’è una fase offensiva ma anche una difensiva. È importante, noi dobbiamo avere equilibrio. Sono stato esaustivo?».

A Cagliari partita sporca
«È importante sporcarsi le mani, ci sono partite dove tutto fila liscio e dove devi sporcarti le mani, devi pareggiare quantomeno la cattiveria agonistica, l’intensità, la voglia di fare risultato, pensare di esser troppo belli spesso e volentieri quando ci sono le difficoltà devi essere meno bello, ripiegamento, contrasto, raddoppio, non perdere duelli, devi essere sul pezzo. L’anno scorso abbiamo subito 48 gol, è dipeso dal fatto che le mani non ce le siamo sporcate. Gruppo di ragazzi intelligenti e disponibili».

Il 4-3-3

«Parto da un presupposto: non si può pensare che vai in un club e vedi come hanno giocato negli anni. Bisogna vedere i giocatori che hai. Prima era impossibile adottare altre soluzioni. Oggi si aprono nuovi orizzonti, nuove disponibilità. Sui sistemi di gioco c’è da lavorare sia in fase offensiva sia difensiva. Anche col nostro sistema posto importanti basi eventualmente anche per fare aggiustamenti che potrebbero venire in corso d’opera. Dovessimo fare cambiamenti, sarebbe per trovare abito migliore, non per mode, antiche tradizioni, storia».

Lobotka e Anguissa centrocampo a due

«Hanno dovuto fare gli straordinari, fin dall’inizio erano solo loro due, sia in allenamento sia in partita. Hanno giocato tutte e quattro le partite, intere, giudizio positivo nei loro confronti positivo anche prima di venire a Napoli. Margini di miglioramento ma sono soddisfatto dell’apporto che hanno dato. Si deve migliorare ma disponibilità che ho avuto è stata massima. Anguissa è arrivato ieri, buonissimo allenamento».

Buongiorno da centrale in Nazionale. Non è svilito da braccetto?

«Nel Torino ha giocato in tutti e due i ruoli. Cambia poco. Da braccetto hai più responsabilità nella costruzione di gioco, devi essere più intraprendente anche rischiare determinate giocate, penso che sia un giocatore completo, ha ampi margini di miglioramento, non penso che sia determinante la sua posizione».

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