ilNapolista

Caprile, due errori gravi in una partita e mezza. Sempre graziato dall’arbitro

Contro la Juventus l’improvvida parata sul passaggio di Olivera e ieri sera il rigore su Le Douaron. Speriamo che si sottragga al non c’è due senza tre

Caprile, due errori gravi in una partita e mezza. Sempre graziato dall’arbitro
Mp Empoli 19/08/2023 - campionato di calcio serie A / Empoli-Hellas Verona / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Elia Caprile

Caprile, due errori gravi in una partita e mezza. Sempre graziato dall’arbitro.

Non è cominciata benissimo l’avventura di Elia Caprile tra i pali del Napoli. Il veronese di Fuorigrotta, 23 anni, è stato catapultato in campo sabato scorso allo Juventus Stadium per l’infortunio di Meret. Il portiere friulano ne avrà per qualche settimana e quindi il Napoli dovrà affidarsi a lui. In città parlano molto bene di Caprile, persino in maniera esagerata come spesso capita da queste parti. È certamente bravo (non per quello che abbiamo visto a Napoli ma per quel che ha fatto a Empoli) e altrettanto certamente ha risentito dell’emozioni in queste due prime apparizioni.

Caprile si è reso protagonista di due errori gravi: uno contro la Juventus e uno ieri sera in Coppa Italia contro il Palermo. A Torino ha raccolto con le mani il tocco arretrato di Olivera in area di rigore. Era un pallone a forte rischio di essere giudicato un retropassaggio: avrebbe dovuto calciarlo lontano con i piedi. E invece lo ha parato. Per fortuna l’arbitro Doveri non ha ravvisato la volontarietà del retropassaggio di Olivera altrimenti la Juventus avrebbe usufruito di una punizione a due dal limite dell’area piccola e in queste occasioni tutto può succedere.

Caprile, speriamo che si sottragga al “non c’è due senza tre”

A Torino si può parlare di emozione. Anche ieri sera, però, una distrazione poteva costare caro al Napoli. Si era sul 2-0 contro il Palermo e Caprile ha completamente sbagliato i tempi dell’uscita sul francese Le Douaron. Francamente un errore da principiante. Il portiere di Verona (genitori napoletani) si è lasciato scavalcare dal pallone come nei cartoni animati e poi ha spinto l’attaccante del Palermo sia pure in modo non troppo appariscente. Ancora una volta è andata bene perché il direttore di gara non ha ravvisato gli estremi del rigore e al Var ne hanno preso atto.

Speriamo che Caprile si sottragga all’inesorabilità del proverbio “non c’è due senza tre”. Domenica arriva il Monza a Napoli e non sempre si può fare affidamento sulla benevolenza della classe arbitrale.

ilnapolista © riproduzione riservata