Vlahovic è già un caso, la gestione della gara lascia perplessi. Quale giochismo, alla Juve l’unica cosa che conta è vincere. Lo sa bene Antonio Conte
Amici juventini, che sarebbe successo se a fare tre 0-0 di fila fosse stato Max Allegri?
Riflessioni a caldo dopo Juventus Napoli. Può essere sufficiente non aver subito goal nelle prime cinque gare di campionato? Può essere sufficiente annotare come migliore in campo di Madama Andrea Cambiaso? Può essere sufficiente continuare a dire: bisogna avere pazienza e dare tempo a Thiago Motta? C’è un’unica risposta a questi interrogativi: No.
L’allenatore Italo-brasiliano è persona intelligente e saggia e ha ammesso ai microfoni di Dazn che serve qualcosa in più per vincere. Sia chiaro, il pareggio con il Napoli può essere derubricato come positivo per le indiscusse qualità della squadra partenopea e dell’allenatore a noi molto caro. Ma il pareggio con il Napoli arriva dopo due pareggi consecutivi con Empoli e Roma, non certo Real Madrid e Bayern Monaco. Manca più di qualcosa. La Juve non sembra avere top player in grado di spostare l’inerzia della gara in qualsiasi momento. Penso ai Dybala, Pogba, Tevez, per citarne qualcuno del recente passato.
Inoltre nelle due partite più importanti fin qui giocate, Napoli e Roma, non si è nemmeno visto il tocco magico di Motta. Di più: la sostituzione di Vlahovic ha lasciato perplessi ed è già un caso, come del resto lascia perplessi la gestione della gara. Urge una scossa. Presto, molto presto. Perché va bene il giochismo, l’organizzazione, il riempire gli spazi e l’area avversaria, ma qui l’unica cosa conta è vincere, come sa bene Antonio Conte. Tutto il resto è noia. Ecco perché in tanti dicono in queste ore: ah, se Allegri avesse pareggiato tre gare di fila senza fare nemmeno un tiro in porta…. Ecco, cosa sarebbe successo?