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Carvajal come Rodri: «Lo sciopero è una possibilità, non ci considerano; per questo, dobbiamo alzare la voce»

Il centrocampista del City aveva dichiarato pochi giorni fa, in merito alle troppe partite giocate: «Arriverà un momento in cui dovremo per forza scioperare, lo pensiamo tutti».

Carvajal come Rodri: «Lo sciopero è una possibilità, non ci considerano; per questo, dobbiamo alzare la voce»
Mg Parigi (Francia) 28/05/2022 - finale Champions League / Liverpool-Real Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Daniel Carvajal

In conferenza stampa pochi giorni fa, il centrocampista del Manchester City Rodri aveva rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle troppe partite giocate durante la stagione. E anche Dani Carvajal pare sia d’accordo con lui.

Il calciatore del City aveva detto:

«Penso che siamo vicini allo sciopero, è facile da capire. Se lo chiedi a qualsiasi giocatore, ti dirà la stessa cosa; non è l’opinione di Rodri o altro. È l’opinione generale dei giocatori. E se continua così, arriverà un momento in cui non avremo altra scelta. Non so cosa succederà, ma è qualcosa che ci preoccupa perché siamo noi a soffrire».

Carvajal e l’ipotesi sciopero: «Non ci considerano, dobbiamo alzare la voce»

Stavolta a parlare è il difensore del Real Madrid, Dani Carvajal, il quale si è schierato dalla parte del suo connazionale. Sd un evento a Madrid ha dichiarato:

«Lo sciopero è una possibilità, certo che sì. Non tengono conto dei calciatori e siamo noi che dobbiamo alzare la voce».

Il tecnico Guardiola aveva parlato dell’argomento lo scorso anno

In una conferenza del 31 dicembre 2023, l’allenatore del City spiegava:

«Solo i giocatori possono cambiare qualcosa. Ho detto più volte che abbiamo troppe partite. Il problema è che abbiamo solo tre settimane di ferie in estate. Non bastano per rigenerarci. Guardate il numero degli infortuni. È davvero difficile finire la stagione e ricominciare tre settimane dopo in Asia o negli Stati Uniti per ragioni economiche. Per me le cose devono cambiare. Ma come si cambia quando, dopo aver finito la stagione si va negli Stati Uniti per giocare un’altra competizione? Tutto il problema sta qui».

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