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Ci tocca elogiare la Uefa per lo spot sulla nuova Champions, anche se è “copiato” dalla Nfl (The Athletic)

“Chi pensava che Ceferin sapesse accettare uno scherzo e Buffon sapesse recitare?”. Sembrava un plagio invece l’autore è lo stesso dell’originale, Pete Radovich

Ci tocca elogiare la Uefa per lo spot sulla nuova Champions, anche se è “copiato” dalla Nfl (The Athletic)
Buffon nello spot Uefa sulla nuova Champions

The Athletic si vede costretta ad elogiare la Uefa. Cosa più unica che rara, al punto che al termine del suo elogio scrive:

The Business of Football (la rubrica su The Athletic) è consapevole che questa è la seconda settimana di fila in cui elogia la Uefa. Il servizio normale riprenderà a breve“. Da domani quindi ci si può aspettare commenti acidi e aspre critiche. Oggi però bisogna ammettere che la Uefa ha azzeccato il primo spot per la nuova Champions League.

Il direttore creativo di Cbs Sports, Pete Radovich, ha vinto 45 Emmy e numerosi altri premi per documentari, lungometraggi e “tease” (a metà tra spot promozionali e trailer, ndr)“. Lo spoileriamo subito: è Radovich che ha fatto lo spot della nuova Champions League per la Uefa.

“Chi pensava che Ceferin sapesse accettare uno scherzo e Gianluigi Buffon sapesse recitare?”

«Sono orgoglioso del pezzo, è abbastanza buono. Non faccio questi film per vincere premi. Mi piace quando succede, ma non è questa l’intenzione iniziale», ha dichiarato Radovich a The Athletic.

Ma, “quando abbiamo ricevuto una soffiata che l’ultimo cortometraggio della Uefa era una copia di un mini-capolavoro di Radovich, non ci vergogniamo di ammettere che abbiamo iniziato a pensare di aver fatto lo scoop dell’anno“, confessa The Athletic.

E invece, sono arrivati i complimenti per la Uefa e pure per Ceferin. “Gennaio 2018. È la partita del campionato Afc tra i campioni in carica del Super Bowl, i New England Patriots e i Jacksonville Jaguars, una sorpresa. Radovich, in qualità di produttore senior della copertura televisiva della partita per la Cbs, ha dovuto escogitare un nuovo modo per dire che i Patriots dovevano vincere. Ciò che ha scritto, prodotto e diretto è stato… spettacolare. Con l’attore americano John Malkovich e l’orchestra del New England Conservatory, “Teasing John Malkovich” è un cortometraggio di quattro minuti di angoscia, commedia, oratoria e narrazione perfetta“.

«Qualcuno alla Uefa ha visto la cosa di Malkovich», dice Radovich. Deve essere per forza così. «Avevano già pensato di fare altre cose del genere e qualcuno ha detto: ‘Conosciamo questo tizio, è il nostro produttore principale negli Stati Uniti, abbiamo a che fare con lui tutto il tempo!».

A Ceferin ha presentato cinque idee. Hanno scelto la migliore. «Volevo qualcosa che avesse la stessa atmosfera ma che non fosse solo un lavoro di copia e incolla. Ma ho anche pensato che se qualcuno è autorizzato a plagiare il mio lavoro, quello sono io».

Chi avrebbe mai pensato che Ceferin sapesse accettare uno scherzo e Gianluigi Buffon sapesse recitare?“, chiede stupito il Matt Slater, l’autore di quello che doveva essere lo scoop. «Fin dall’inizio, Zlatan è stato fondamentale».

Tra Radovich, Ibra e Ceferin la chimica è stata immediata. Tutti e tre parlano il croato, non hanno avuto molte difficoltà. Poi Ibrahimovic è pur sempre Ibrahimovic:

«Ricordo quando noi tre stavamo esaminando le linee e siamo arrivati ​​a quella su Zlatan che non ha vinto la Champions League. Zlatan si ferma, mi lancia quello sguardo e dice, ‘L’hai scritto tu?’. Io dico di sì e lui dice, ‘Figlio di puttana…’. e poi mi fa un gran sorriso»

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