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Conte ha chiuso la fase della riabilitazione, il Napoli è guarito e parla la lingua del suo allenatore (Corsport)

Conte è entrato nella testa dei suoi calciatori. Ovviamente il lavoro è ancora lungo. Ora, progressivamente alzerà l’asticella.

Conte ha chiuso la fase della riabilitazione, il Napoli è guarito e parla la lingua del suo allenatore (Corsport)
Dc Napoli 10/08/2024 - Coppa Italia / Napoli-Modena / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Conte ha chiuso la fase della riabilitazione, il Napoli è guarito e parla la lingua del suo allenatore (Corsport)

Napoli-Palermo 5-0, ecco cosa scrive il Corriere dello Sport con Massimiliano Gallo.

Napoli-Palermo chiude la prima fase del lavoro di Conte. La fase della riabilitazione. È perfettamente riuscita. Non solo il malato non c’è più, è guarito. Ma ormai il Napoli parla la lingua del suo allenatore. Ogni giocatore è disposto a seguirlo ovunque. Nei momenti di sacrificio, a Cagliari come allo Stadium, così come in Coppa Italia col Palermo alla ricerca della verticalità. Per usare un termine oggi in voga, la mentalizzazione è servita. Conte è entrato nella testa dei suoi calciatori. L’esultanza di McTominay per il gol del 5-0 è la fotografia di questo processo. Si va in campo con ferocia agonistica. Sempre.

Ovviamente il lavoro è ancora lungo. Rafa Marin continua a non sembrare inappuntabile, così come Caprile è ancora un po’ preda dell’emozione. Ma lo stato dell’arte è che Conte ha riportato il Napoli in vita e lo ha tirato fuori dall’ospedale. Ora, progressivamente alzerà l’asticella. Come ha fatto ieri sera con un turn over di dieci uomini. Non mollerà mai la presa. Questo è sicuro. 

Conte: «Al Napoli stiamo ricostruendo come ho fatto quando arrivai all’Inter»

Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Mediaset dopo la vittoria contro il Palermo

5-0 una bella prestazione di carattere

«Si’, sicuramente a parte l’approccio al match è stato importante, volevamo passare il turno e quindi ci siamo detti che dovevamo fare una gara seria. L’approccio mi è piaciuto, anche la cattiveria. Poi come in tutte le cose sapete che ci sarà sempre da lavorare per migliorare».

Chi l’ha colpita di più?

«Quello che mi piace è il gruppo base che è rimasto dall’anno scorso, perché sono dei ragazzi per bene. E chi è arrivato si è integrato benissimo. La cosa bella è che lavoriamo benissimo. Anche quando arrivai all’Inter abbiamo lavorato tanto per ricostruire tutto ed è un po’ quello che sta capitando al Napoli, stiamo ricostruendo su una vecchia base. Abbiamo messo dentro dei giocatori che hanno portato energia nuova e che ci stanno dando una mano».

Quanto è importante il fatto di giocare solo volta la settimana 

«Inutile negarlo che ad un allenatore come me piace, anche perché è il primo anno qui e lavorare senza delle partite infrasettimanali settimanali mi permette di provare diverse situazioni e farle entrare nella testa dei calciatori».

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