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Conte, il suo 4-3-3 è sbrigativo e verticale, diverso da quello piacione di Spalletti (Condò)

Spalletti palleggiava fino all’ipnosi dei rivali. Conte possiede il talento del costruttore di squadre, il suo Napoli è fresco e divertente

Conte, il suo 4-3-3 è sbrigativo e verticale, diverso da quello piacione di Spalletti (Condò)
Dc Napoli 29/09/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Monza / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Conte, il suo 4-3-3 è sbrigativo e verticale, diverso da quello piacione di Spalletti (Condò)

Scrive Paolo Condò nel suo commento al campionato su Repubblica:

Conte possiede il talento del costruttore di squadre, i mezzi tecnici per vederla lievitare e il tempo per rifinirla e farla volare alta. Il suo nuovissimo 4-3-3 è diverso da quello piacione di Spalletti, che palleggiava fino all’ipnosi dei rivali che Osimhen prendeva poi a schiaffoni: Conte è più verticale e sbrigativo, senza disdegnare il fraseggio gira attorno a Lukaku per innescare le irruzioni centrali di McTominay e quelle laterali di Politano e del rinato Kvara. Il Napoli è fresco e divertente, e in un torneo che vive di poche certezze ha trovato per primo un assetto stabile (dopo un debutto horror). Durerà.

Conte: «Lo scudetto? Sento parlare chi non ha esperienza. Io ne ho e sto con i piedi per terra»

Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Dazn al termine della sfida vinta contro il Monza

Quando Lukaku può tornare quello dell’Inter?

«L’importante è che Lukaku partecipi attivamente alla partita, che contribuisca in maniera importante al raggiungimento dell’obiettivo finale. Poi sicuramente lui sta lavorando e stiamo cercando di fargli fare dei carichi superiori rispetto alla media perché è arrivato non in perfette condizioni. È un giocatore che può spostare sempre qualcosa in positivo durante la partita. Oggi ha lavorato tanto per la squadra poi se fa gol è ancora meglio».

Lukaku chiederà di andare in Nazionale stavolta per non allenarsi ancora con te?

«È una fesseria, anche perché le altre squadre si allenano tutte. È una cosa di cui ridere. Il problema è chi non li fa allenare. Io magari li faccio allenare in maniera giusta. Durante la sosta chi rimarrà, sfrutterà anche la sosta per tornare in condizione».

C’è vantaggio nel non giocare le coppe?

«C’è il vantaggio che puoi allenarti per tutta la settimana, lo svantaggio è che hai una rosa non competitiva come le squadre che partecipano alle competizioni europee. Noi cerchiamo di lavorare il giusto, anche per alimentare i sogni affinché si possano avverare. Io però devo guardare la realtà e la realtà dice che siamo molto lontani da fare sogni pindarici, dobbiamo lavorare e crescere. Non sono passati neanche tre mesi, sono andati via giocatori importanti. So che c’è grande aspettativa nei miei confronti perché in passato ho fatto cose importanti, ma lasciamo sognare i tifosi, io devo mantenere i piedi per terra. Noi stiamo partendo da dietro di rincorsa e cercheremo di fare del nostro meglio. Ho un minimo di esperienza per dire che dobbiamo stare con i piedi per terra, a volte sento parlare persone che non hanno alcuna esperienza».

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