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De Rossi, la situazione è precipitata dopo l’intervista di Totti e la frase «Daniele è un parafulmine»

Su Repubblica: l’ad greca Lina Souloukou si è convinta che l’abbia ispirata De Rossi. È lei che comanda davvero nella Roma

De Rossi, la situazione è precipitata dopo l’intervista di Totti e la frase «Daniele è un parafulmine»
Ar Udine 14/04/2024 - campionato di calcio Serie A / Udinese-Roma / foto Andrea Rigano/Image Sport nella foto: Rick Karsdorp-Bryan Cristante-Daniele De Rossi

De Rossi, la situazione è precipitata dopo l’intervista di Totti e la frase «Daniele è un parafulmine».

È quel che scrive Repubblica con Matteo Pinci.

De Rossi è semplicemente un riflesso. Lo specchio che restituisce l’immagine esatta della Roma di oggi. Il proprietario americano Dan Friedkin ha abbandonato la casa dei Parioli e s’illude di gestire una società in cui a comandare davvero oggi è una manager greca che per anni ha amministrato l’Olympiacos per il controverso armatore Evangelos Marinakis. La cosa più importante per Lina Souloukou, 41enne amministratrice delegata arrivata ad aprile del 2023, è mantenere il controllo: quando ha ascoltato l’intervista di Totti a Sky, poco più di una settimana fa, ha creduto che qualcuno volesse toglierglielo dalle mani.

Agli occhi della manager greca, la frase «Daniele è un parafulmine» l’avrebbe ispirata proprio De Rossi: è questo che ha contestato all’allenatore, prima ancora dei risultati deludenti della sua Roma. Senza capire invece che quelle parole, il paragone con l’innominabile («Rischia di fare la fine di Mourinho») sono state il primo colpo alla credibilità stessa di De Rossi. 

Sabatini: «Se licenziano persino De Rossi, c’è qualcuno che sta vivendo in un delirio d’onnipotenza»

Attraverso una Instagram story, il noto ex dirigente sportivo della Roma Walter Sabatini si è espresso con fermezza sull’esonero di De Rossi e sull’allontanamento di Maldini e Boban dal Milan, in virtù di un calcio che è fatto sempre meno di bandiere virtuose e persone che tentano di ricostruire. Troppa fretta e nessuna attesa per una progettualità di lunga gittata.

Di seguito quanto diffuso dal suo profilo ufficiale di Instagram:

«Sono amareggiato. Anni fa un notabile dell’ambiente disse una cosa sottoscrivibile: il calcio è un gioco stupido per persone intelligenti. Oggi vale solo il primo presupposto ed è inutile aspettarsi che ci si possa essere accorti dei miglioramenti di una squadra sperimentale, così come è altrettanto inutile aspettarsi che si rendano conto di dover acquisire cultura calcistica e generale assumendo con pieni poteri profili come Boban e Maldini che tre anni fa, insieme a Massara, hanno dato vita alla rifondazione del Milan che ha portato allo Scudetto in pochissimo tempo. Ma De Rossi licenziato no, non si può fare, qualcuno sta vivendo in un delirio di onnipotenza.»

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