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Draper ha vomitato tre volte, Sinner si è fatto male il polso: c’era una volta il tennis sport di buona famiglia

Il tennis oggi è un sport di intensa fisicità. Draper si è cambiato le scarpe perché sudava tanto da rendere il campo scivoloso e pericoloso

Draper ha vomitato tre volte, Sinner si è fatto male il polso: c’era una volta il tennis sport di buona famiglia
NEW YORK, NEW YORK - SEPTEMBER 06: Jack Draper of Great Britain reacts against Jannik Sinner of Italy during their Men's Singles Semifinal match on Day Twelve of the 2024 US Open at USTA Billie Jean King National Tennis Center on September 06, 2024 in the Flushing neighborhood of the Queens borough of New York City. Al Bello/Getty Images/AFP (Photo by AL BELLO / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Jack Draper ieri sera non ha dovuto fare i conti solo con i duri colpi di Sinner, ma anche contro la terribile umidità dell’Arthur Ashe. Il tennista britannico ha anche vomitato, e nonostante ciò ha fatto quel che poteva per cercare di fare la sua partita contro il numero 1 al mondo.

Ne parla il Telegraph che scrive:

“Jack Draper non ha vinto un set nella sua semifinale contro il numero 1 del mondo Jannik Sinner, ma si è guadagnato molta ammirazione per il modo in cui ha continuato a lottare, nonostante abbia ripetutamente vomitato in campo.

«Ha avuto un’incredibile concentrazione, visto quello che ha dovuto affrontare», ha detto John McEnroe, mentre Draper continuava a lottare per ogni punto nonostante la nausea. «Uno sforzo ammirevole».

Per Draper non sembrava trattarsi di un problema gastrointestinale preesistente. Piuttosto, aveva difficoltà a gestire l’intensa umidità e l’assenza di aria dell’Arthur Ashe Stadium.

In realtà venerdì non faceva molto caldo a New York, con la colonnina di mercurio che non superava i 26 gradi. Ma il fattore chiave è stato il 65% di umidità e il modo in cui le enormi tribune dell’Ashe – il campo più grande del tennis mondiale – hanno impedito la ventilazione.

Dai primi 15 minuti in poi, Draper sembrava uscito da una sauna. Una delle sue principali difficoltà – oltre a quella di affrontare i colpi da fondo campo di Sinner – consisteva nell’impugnare il manico della sua racchetta zuppo.

Dopo una serie di palleggi particolarmente duri a metà del secondo set, l’arbitra Marijana Veljovic ha fermato la partita per permettere a Draper di cambiarsi le scarpe. Si trattava di un problema di sicurezza, ha detto, perché il sudore che usciva a ogni passo rendeva il campo pericolosamente scivoloso. Il vomito è arrivato nel secondo set, quando entrambi i tennisti hanno chiamato il fisioterapista in campo. Draper ha anche chiesto l’intervento del medico, che gli ha dato un paio di compresse, presumibilmente per la nausea”.

Il Telegraph continua:

“In tre diverse occasioni, Draper ha vomitato e poi ha ripulito il tutto con un asciugamano. Veljovic ha cercato di interrompere il gioco per migliorare la situazione igienica, ma i giocatori – due buoni amici che si stavano comunque massacrando a vicenda – non ne hanno voluto sapere. Ad aggravare una situazione già di per sé caotica, Sinner è scivolato a fondo campo in un apparentemente interminabile ottavo gioco del secondo set e sembra essersi fatto male al polso sinistro mentre appoggiava la mano a terra.

Draper contro Sinner: l’intensa fisicità del tennis moderno

Si è trattato di un passaggio di gioco che ha sottolineato l’intensa fisicità del tennis moderno. Non è più il gioco che i curati e le signore di buona famiglia giocavano sul prato della canonica. Ironia della sorte, la trasmissione di Espn ritraeva entrambi gli uomini in lotta con il proprio corpo accanto a un logo che recitava “Lo sport più salutare del mondo”.

Il secondo set è stato un’esperienza massacrante per tutti, durato ben 89 minuti, ovvero più di 53 delle 124 partite femminili disputate in questo evento. Solo un altro set nel torneo è durato di più.

L’ottavo gioco è stata una mini-epopea a sé stante. A parte la scivolata di Sinner – che lo ha fatto piegare e stringere il polso sinistro in preda al dolore – Draper ha vomitato due volte. Poi è riuscito a tenere il servizio nel game successivo, il nono del set, prima che i giocatori potessero finalmente sedersi e iniziassero le cure mediche. Come ha detto il commentatore di Espn James Blake: «Ci sono due allenatori in campo, un medico, i raccattapalle che intervengono [per pulire le macchie di umidità sul campo] – è tanto».

Sebbene Sinner abbia continuato a scuotere il polso sinistro nel corso dei due game successivi, non gli ci è voluto molto per tornare al suo ritmo incisivo, e ogni speranza che Draper potesse essere in grado di rompere il suo doppio pugno di rovescio è presto svanita”.

L’inferno degli Us Open: 35 gradi e più del 70% di umidità, c’è chi vomita in campo (L’Equipe)

 

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