La galleria del vento della Red Bull è antiquata, senza l’esperienza di Newey è arduo decrittare quei dati. Nessuno è in grado di sostituirlo
È l’addio di Newey il problema della Red Bull e di Verstappen, non c’è nessuno com lui (Telegraph).
A scriverlo, sul Telegraph, è Gary Anderson ex direttore tecnico della Jordan e della Jaguar.
Scrive Anderson che
«A Monza la Red Bull ha avuto probabilmente il peggior weekend dell’anno, con Max Verstappen particolarmente esplicito nelle sue critiche sul fatto che la RB20 sia passata dall’essere una macchina dominante a un “mostro inguidabile”.
Mentre McLaren, Mercedes e, in misura minore, la Ferrari sono migliorate, la direzione di sviluppo della Red Bull è stata nel migliore dei casi stagnante. Gli aggiornamenti sono stati applicati alla vettura e poi tolti. Nella mia mente non è un caso che tutto questo sia accaduto da quando è stata annunciata l’addio di Adrian Newey.
Nessuno è in grado di sostituire Newey
Perdere Adrian è una spiegazione attendibile dell’incapacità della Red Bull di riprendersi. La galleria del vento della Red Bull è antiquata rispetto ai moderni standard della Formula Uno. Sì, funziona, ma ha superato la data di scadenza. Va bene ma solo se hai l’esperienza per leggere tra le righe. Questo è esattamente il terreno in cui Newey eccelle.
Perdere Adrian è senza dubbio una parte del perché Red Bull fatica a capire queste macchine molto complicate.
Ho dubbi sul fatto che la Red Bull possa riempire quel buco.
Anderson ricorda che
Quando era al muretto dei box, aiutava nella messa a punto. La Red Bull è sempre stata molto brava a migliorare durante la notte per il giorno successivo. Tutta quell’esperienza è sfumata e non vedo la persona in Red Bull che colmare quel vuoto farlo. I contrasti interni non hanno aiutato.
La McLaren è un buon esempio di come sia possibile migliorare.