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Errani: «non dormivo la notte, sono fiera di me. Un giorno alle Olimpiadi Jasmine giocò più per me che per lei»

Al Corsport: «aveva perso contro la Schiemdlova un match combattutissimo sotto un sole cocente, negli spogliatoi era stanca e delusa»

Errani: «non dormivo la notte, sono fiera di me. Un giorno alle Olimpiadi Jasmine giocò più per me che per lei»
Parigi (Francia) 04/08/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / tennis / foto Imago/Image Sport nella foto: Sara Errani-Jasmine Paolini ONLY ITALY

Errani: «non dormivo la notte, sono fiera di me. Un giorno alle Olimpiadi Jasmine giocò più per me che per lei»

«Non dormivo la notte, avevo un’ansia pazzesca. Ho sopportato quel lungo periodo grazie alla mia testardaggine. Adesso che ho realizzato tutti i miei sogni posso dirlo: sono fiera di me stessa»

Ai grandi successi, però, spesso si arriva tramite la sofferenza e i momenti di difficoltà. Una vicenda doping da cui è uscita totalmente pulita (ma ovviamente provata), il lancio di palla e il servizio che non funzionavano più, match interi (o quasi) a servire da sotto, il tennis di vertice che si allontanava. È il mese di giugno del 2019 quando Sarita, che in classifica è fuori dalle prime 350 del mondo, torna a vincere nel torneo ITF dell’Antico Tiro a Volo.

La gioia è tornata: nel 2024, a 37 anni, l’apoteosi col trionfo al Foro Italico con Paolini, oro olimpico, vittoria nel misto a New York e tanti altri risultati di prestigio.

Errani: «È pazzesco come siano cambiate le cose da Roma in poi»

«È pazzesco come siano cambiate le cose da Roma in poi per me e Jasmine, un anno indescrivibile. A Roma, al primo turno, eravamo praticamente fuori (erano sotto 7-5 4-0 contro Melichar e Perez), e alla fine abbiamo vinto il titolo».

A Parigi 2024 ha raggiunto il sogno più grande: l’oro olimpico. Anche in quel caso c’è stato un match folle, negli ottavi, contro le francesi Garcia e Parry, vinto 10-8 al supertiebreak.

«Credo che, col senno di poi, sia stato il match decisivo di tutto il torneo. Jasmine aveva perso contro la Schiemdlova un match combattutissimo sotto un sole cocente, negli spogliatoi era stanca e delusa; ha fatto uno sforzo disumano per giocare quel doppio, penso che in parte lo abbia fatto più per me che per sé. Sapeva quanto ci tenessi. Il clima sul campo 7 era infuocato: il pubblico francese urlava i ‘buu’ già dal riscaldamento».

A fine match sono arrivate le lacrime.
«In quei momenti si provano emozioni molto intense. È stato un pianto di liberazione e sopravvivenza. Eravamo ancora vive nel torneo e qualificate per i quarti di finale».

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