Abbiamo giocato all’italiana, come ci viene naturale. E bene. Molto bene. Chiusi e crudi, feroci in difesa. E poi bravi a ripartire. Letali nelle occasioni da gol.
Finalmente la Nazionale all’italiana, Spalletti ha rinnegato il suo calcio visionario e complesso (Corsera)
Scrive Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera.
No, vabbè. Un’italia strepitosa. Che gioca all’«italiana». È questa la prima riflessione che viene da scrivere, mentre i nostri stanno tutti lì sotto, in mucchio, ad abbracciarsi e a dirsi cose belle (i francesi mortificati, Mbappé a capo chino, Saliba in ginocchio che chiede acqua): sì, ecco, abbiamo giocato all’italiana, come ci viene naturale. E bene. Molto bene. Chiusi e crudi, feroci in difesa. E poi bravi a ripartire. Letali nelle occasioni da gol.
Le parole di profonda e struggente autocritica di Luciano Spalletti, il suo rinunciare ad essere esasperante negli allenamenti, e poi l’aver rinnegato il suo calcio visionario, complesso e fantasmagorico, decidendo di affidarsi a schemi classici, familiari alla maggior parte dei suoi. Questo ha avuto un peso.
Tonali, partita strepitosa: la Nazionale ha ritrovato un signor centrocampista
È stata una partita strepitosa dell’Italia. Difficile stabilire chi sia stato il migliore (il peggiore senza dubbio Di Lorenzo). È stata una prestazione da squadra. Retegui che tornava e si sacrificava, tutti erano pronti a farlo. Anche l’ammonizione di Retegui per fallo su Maignan è stata intelligente e al servizio della squadra: ha evitato una possibile pericolosa ripartenza. Raspadori è stato decisivo, anche lui merita un approfondimento.
Ma Tonali merita una riflessione a parte. Per il suo passato. Per la squalifica. È tornato in campo col Newcastle. Ancor prima, ha trovato un grande club (proprio il Newcastle) che non lo ha abbandonato e ha dimostrato di credere in lui. Spalletti lo ha schierato titolare e ha dimostrato coraggio. Tonali lo ha ripagato con una prestazione strepitosa. Ha giocato a pieni polmoni dal primo all’ultimo minuto e come ha ricordato Spalletti alla fine aveva ancora fiato e ha recuperato un pallone prezioso. C’è stato in tante azioni. Lui col suo tacco ha propiziato il pareggio di Dimarco. Soprattutto si è fatto sentire in mezzo al campo.
Alla fine, Spalletti ha detto: «La sua è stata una prestazione magnifica. Eravamo un po’ preoccupati che non sarebbe riuscito a giocare tutti i 90 minuti, ma nelle fasi finali ha fatto un paio di corse in attacco e ha quasi segnato. Abbiamo recuperato un grande giocatore».
Questo è il succo: l’Italia ha ritrovato un grande giocatore. E un centrocampista per il futuro dell’Italia che da stasera appare più roseo.