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Fonseca ricorda Rudi Garcia, una terza scelta col pallino di azzerare le gerarchie (Zazzaroni)

Il tentativo di mandare dei segnali forti e chiari alle prime firme – da Kvara e Osi allora a Leao e Theo cui ha rinunciato per 70 minuti

Fonseca ricorda Rudi Garcia, una terza scelta col pallino di azzerare le gerarchie (Zazzaroni)
Mp Parma 24/08/2024 - campionato di calcio serie A / Parma-Milan / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Paulo Fonseca

Fonseca ricorda Rudi Garcia, una terza scelta col pallino di azzerare le gerarchie (Zazzaroni).

È quel che scrive Ivan Zazzaroni direttore del Corriere dello Sport all’indomani del 2-2 del Milan in casa della Lazio con esclusione di Leao e Theo.

Scrive Zazzaroni:

Si è vista la mano di Fonseca, questo è fuor di dubbio: la rinuncia per una settantina di minuti a Leao e Theo in una partita nient’affatto scontata ha ridotto sensibilmente le distanze tecniche e fisiche tra le squadre, al punto che la Lazio ha giocato meglio, con più coraggio e lucidità, e avrebbe meritato di vincere.

Fonseca e Garcia, entrambi con il supporto (e alcune riserve) di un management fin troppo muscolare

Il calcio sa essere bastardo, purtroppo, e il gol di Leao subito dopo l’ingresso in campo ha sublimato l’errore esiziale, se si considerano il momento e la classifica; errore condiviso – immagino – con la società.

Quella che nasceva come battuta si sta trasformando in un sospetto: pur se con i necessari distinguo, la genesi e la prima fase della gestione Fonseca ricordano tanto quelle di Rudi Garcia a Napoli, proprio un anno fa. Entrambi seconde o terze scelte del club, entrambi con una gran voglia di incidere in fretta naturale, essendo dei professionisti di livello -, entrambi con il supporto (e alcune riserve) di un management fin troppo muscolare.

Le analogie? Prima cosa, l’azzeramento delle gerarchie; seconda, il tentativo di mandare dei segnali forti e chiari alle prime firme – da Kvara e Osi allora a Leao e Theo oggi.

Il risultato è stato un Milan assai lontano dalle proprie aspirazioni (il bel gioco): le cose semplici sono le migliori, per le rivoluzioni c’è sempre tempo. 

Su Fonseca e la panchina del Milan incombe già l’ombra di Allegri (Tuttosport)

Tuttosport scrive che Fonseca è già in una situazione critica. Un punto contro Torino e Parma e sabato va a Roma contro la Lazio. In caso di risultato negativo, le critiche e il malumore aumenteranno e si comincerà a parlare di esonero anche se apparentemente il tecnico portoghese è blindato dalla società che lo ha fortemente voluto, soprattutto Ibrahimovic che a oggi è l’uomo che prende le decisioni nel Milan.

Scrive Tuttosport:

Se alleni il Milan, se sei all’inizio della tua avventura e l’ambiente è tendenzialmente già contro fin dal momento della scelta del club di assumerti e inizi il campionato con un punto (acciuffato al 95’) in due partite contro una squadra da metà classifica e una neo promossa, è difficile pensare che la tua panchina non inizi già a traballare. È questo il destino di ogni allenatore, è questo quanto rischia di vivere Paulo Fonseca nei prossimi giorni in vista della delicatissima trasferta a Roma di sabato contro la Lazio, un primo vero crocevia dell’annata rossonera. Un risultato negativo renderebbe infuocata la sosta di settembre per l’allenatore portoghese e accenderebbe le voci su possibili successori, una delle quali ha già iniziato a circolare negli ambienti milanesi e torinesi: il profilo sarebbe quello di Massimiliano Allegri. Ovviamente Fonseca oggi non è in discussione, almeno per quanto concerne la società. 

Milan straziante, Fonseca sembra aver conservato solo i difetti del ciclo Pioli (Libero)

Lo scrive l’edizione odierna di Libero. Ieri i rossoneri hanno perso contro il Parma alla seconda giornata di campionato 2-1. Alla prima, contro il Torino, un pareggio acciuffato nei minuti finali. I tifosi sono già inferociti.

Scrive Libero.

Il Milan di Fonseca sembra aver conservato solamente i difetti del ciclo Pioli. La difesa alta del Diavolo è uno strazio, Man la buca al primo minuto Illusorio il pari di Pulisic, Cancellieri decide la partita in contropiede. Nelle prime due giornate di campionato il Diavolo non ha difeso e non ha mostrato idee. E dopo il 2-2 acciuffato solamente nel finale all’esordio con il Torino, questa volta il Milan perde 2-1 in casa di un Parma a tratti dominante. Ciò che lascia senza parole nell’analisi della gara dei rossoneri è la facilità con cui il Milan concede le ripartenze. «Mi assumo le mie responsabilità, abbiamo un problema difensivo. È impossibile vincere le partite se difendiamo così» dice il tecnico portoghese, ma i tifosi sono già inferociti.

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