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Friedkin nessun problema per la multiproprietà con il nuovo format delle Coppe Europee

Con l’arrivo del nuovo format sono state modificate le regole della Uefa. Nessun problema per Everton e Roma se si qualificano in due competizioni diverse

Friedkin nessun problema per la multiproprietà con il nuovo format delle Coppe Europee
Tirana (Albania) 25/05/2022 - finale Conference League / Roma-Feyenoord / foto Image Sport nella foto: Dan Friedkin

Blue Heaven Holdings e The Friedkin Group confermano di aver raggiunto un accordo sui termini della vendita della quota di maggioranza di Blue Heaven Holdings nell’Everton Football Club”. Così l’Everton ha ufficializzato la cessione al gruppo statunitense che possiede anche la Roma. Si attende ora l’approvazione delle autorità tra cui la Premier League, la Football Association e la Financial Conduct Authority.

Non è il primo caso di  multiproprietà  nel mondo del calcio, basta pensare al Manchester City (con il City Football Group), al Milan (con RedBird, che controlla anche il Tolosa), al Chelsea, che fa parte dello stesso gruppo dello Strasburgo o il Lipsia, nella galassia Red Bull. Ma ci sono regole ben precise della Uefa per quanto riguarda queste situazioni, soprattuto per quanto partecipazione alle coppe europee da parte di squadre che fanno parte dello stesso gruppo.

Calcio e Finanza riporta il regolamento

L’articolo 5 del regolamento sulla Champions League recita infatti: «Per garantire l’integrità delle competizioni UEFA per club (vale a dire UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA Europa Conference League), si applicano i seguenti criteri:

Nessun club che partecipa a una competizione UEFA per club può, direttamente o indirettamente:

  • detenere o negoziare titoli o azioni di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club;
  • essere socio di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club;
  • essere coinvolto a qualsiasi titolo nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club; o
  • avere qualsiasi potere nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club.

Nessuno può essere coinvolto simultaneamente, direttamente o indirettamente, a qualsiasi titolo nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di più di un club che partecipa a una competizione UEFA per club.

Nessuna persona fisica o giuridica può avere il controllo o l’influenza su più di un club che partecipa a una competizione UEFA per club, tale controllo o influenza essendo definiti in questo contesto come:

  • detenere la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti;
  • avere il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri dell’organo di amministrazione, direzione o controllo del club;
  • essere azionista e controllare da solo la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti del club; o
  • poter esercitare con qualsiasi mezzo un’influenza determinante nel processo decisionale del club».

Al comma 2 dello stesso articolo, si specifica invece che «se due o più club non soddisfano i criteri volti a garantire l’integrità della competizione, solo uno di loro può essere ammesso a una competizione UEFA per club, secondo i seguenti criteri (applicabili in ordine decrescente):

  • il club che si qualifica per merito sportivo alla più prestigiosa competizione UEFA per club (ovvero, in ordine decrescente: UEFA Champions League, UEFA Europa League o UEFA Europa Conference League);
  • il club che si è classificato in posizione migliore nel campionato nazionale dando accesso alla relativa competizione UEFA per club;
  • il club la cui federazione è classificata più in alto nelle liste d’accesso».

Il comma 3 sottolinea che «le società non ammesse sono sostituite», e dunque che «una società che non è ammessa alla competizione viene sostituita dalla squadra successiva meglio classificata nel massimo campionato nazionale della stessa federazione, a condizione che la nuova società soddisfi i criteri di ammissione».

Con il nuovo format delle coppe europee, i passaggi da una competizione UEFA per club all’altra sono stati eliminati e quindi la multiproprietà sarà tollerata anche per club che prenderanno parte a competizioni “attigue”, come la Champions e l’Europa League o l’Europa League e la Conference League.

 

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