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I 200 campi da tennis più incredibili del mondo in un libro: ce n’è anche uno a Positano

Ce ne sono di assurdi, compreso uno che viene rifatto ogni estate a Luanco. Poi se lo mangiano le maree. L’autore al Mundo: “Ci ho messo 2 anni, e ho fatto 5.000 telefonate”

I 200 campi da tennis più incredibili del mondo in un libro: ce n’è anche uno a Positano

Il campo da tennis dell’Hotel San Pietro, a Positano, è uno dei campi più belli del mondo. “Bisogna scendere circa 70 metri dall’hotel al campo attraverso alcune scale, ma non c’è dubbio che sia un bel campo”, racconta il giornalista e fotografo americano Nick Pachelli. La notizia non è il campo, ma Pachelli. Perché ha appena pubblicato un libro, “The Tennis Court”, in cui racconta più di 200 storie come quella del campo del San Pietro. In pratica è una rassegna ai campi da tennis più incredibili del mondo. Una raccolta che è valsa due anni di viaggi e ricerche. Pachelli nel parla al Mundo.

Ad esempio, nel libro – per ora pubblicato solo in inglese – c’è un campo costruito da una coppia a Bunabhainneadar, uno sperduto villaggio sulla remota isola scozzese di Harris. Oppure la sede abbandonata della Federazione ucraina a Ispin, alla periferia di Kiev. O una passerella per rifugiati in mezzo a un campo di grano a Kyegegwa, una zona rurale dell’Uganda. O ancora, il club a quattro campi sull’isola Waiheke in Nuova Zelanda e i suoi numerosi pappagalli. O il campo che viene tracciato ogni luglio sulla sabbia della spiaggia di La Ribera, a Luanco, nelle Asturie, quando la marea si ritira.

“Quello di Luanco è uno dei campi che preferisco nel libro – descrive Pachelli – è molto originale ed è bellissimo vedere la passione con cui viene vissuto il torneo che si gioca lì ogni estate”.

“Due anni fa un mio amico mi chiese perché non pubblicassi un libro esclusivamente sul tennis e mi venne l’idea dei campi. Nel tennis ora è difficile pubblicare un libro diverso e ho pensato che fosse una buona idea. Quando ho raggiunto un accordo con un editore (Hachette), ho assunto degli assistenti per chiamare le persone legate al tennis in tutto il mondo e trovare i campi più strani, i campi da tennis più importanti o quelli con le migliori storie alle spalle. Abbiamo fatto più di 5.000 chiamate, abbiamo indagato, abbiamo guardato molto Google Maps e alla fine siamo arrivati ​​alla selezione finale”.

Pachelli confessa che nella metà degli oltre 200 fotografati ha avuto il piacere di giocarci.

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