Non solo la gag omofobica, la vendetta nei confronti di Abate per non aver lanciato suo figlio, le vacanze, il reclutamento di amici personali
Ibrahimovic tratta il Milan come se fosse casa sua, i vertici si stanno stancando (Repubblica)
Repubblica, con Enrico Currò, pubblica un articolo su Ibrahimovic e soprattutto sulla dirigenza rossonera che starebbe comincindo a stancarsi di lui, dei suoi comportamenti, anche perché i risultati non stanno arrivando.
Chi di social ferisce di social perisce. E Zlatan Ibrahimovic, disinvolto nell’uso dei social media, è inciampato in una disavventura mediatica per nulla apprezzata dalla dirigenza americana del Milan: il suo recente video con lo youtuber statunitense IShowSpeed, incentrato su un’infelice gag omofoba, avrebbe indispettito molto sia l’entourage di Gerry Cardinale, titolare della società RedBird e azionista di controllo del club rossonero, sia i vertici di Elliott. (…) Così ora, 9 mesi dopo la sua virtuale investitura a dirigente sportivo plenipotenziario, sembra meno salda la posizione dell’ex campione svedese, che non figura nell’organigramma del club.
I risultati non arrivano e a Milanello cominciano a dubitare di Zlatan e storcono la bocca di fronte ai suoi comportamenti.
Prosegue Repubblica:
Tra gli episodi emersi c’è la “vendetta” contro l’ex compagno di squadra Ignazio Abate, suo amico storico, colpevole secondo la vulgata di non avere lanciato nella scorsa stagione, da allenatore della Primavera (una finale di Youth League), l’attaccante Maximilian Ibrahimovic (2006), figlio maggiore di Zlatan. Il quale, dopo l’addio di Abate ora sulla panchina della Ternana in serie C, avrebbe rincarato la dose, prima spostando dalla Primavera alla femminile Beniamino Abate, papà di Ignazio e preparatore dei portieri, e poi facendolo licenziare senza preavviso.
Repubblica scrive anche che Camarda, il gioiellino del Milan, avrebbe firmato il suo primo contratto da professionista dopo Maximilian, facendo correre al club il rischio di perderlo.
Camarda, qualche giorno fa, ha messo un like a un post sull’inadeguatezza di Ibrahimovic, né si placano i sarcasmi su Jovan Kirovski, direttore dell’Under 23, la seconda squadra, iscritta da quest’anno alla Serie C: amico di Ibra dai tempi di Los Angeles, non ha esperienza nel calcio europeo.
In più, ci sono le vacanze durante Lazio-Milan e la cessione di Daniel Maldini.
Il ct Spalletti ha confermato l’interesse per un giovane ceduto precipitosamente al Monza: Daniel Maldini, figlio di Paolo. Ex dirigente che ora qualcuno, tra i tifosi rossoneri, inizia a rimpiangere.
La Sueddeutsche sfotte Ibrahimovic: è il consigliere del Milan, come nel Padrino, ma fin qui è in affanno
La Sueddeutsche butta sempre un occhio alla Serie A. Ci sono sempre delle soprese e questa volta i tedeschi hanno deciso di parlare del “Milan di Ibrahimovic”. Lo svedese è andato in Valle d’Aosta per un’escursione insieme a Massimo Ambrosini. “Solo che questa volta è apparso un po’ fiacco: lo si sentiva respirare forte durante la scalata in un video sul profilo Instagram di Ambrosini, che in un certo senso è servito da presagio: un passo avanti per una prima parte di stagione estremamente difficile per il Milan“.
Al Milan non si muove foglia che Ibra non voglia ma è contento del suo lavoro?
Prima il pareggio casalingo contro il Torino che “ha destato scetticismo”. Poi l’escursione in Valle d’Aosta in occasione della seconda giornata di Serie A quando il Milan ha perso in casa del Parma. Infine lo scoppiettante pareggio dell’Olimpico.
“Il Milan è a due punti in campionato alla prima sosta per le Nazionali, 14esimo in campionato. Ha avuto una finestra di mercato decisamente insignificante e un allenatore già accolto con così tanta sfiducia da essere già ai margini. C’è molta difficoltà in casa rossonera. E molto ha a che fare con Ibrahimovic. Ha assunto il ruolo di senior advisor presso Red Bird Capital Managers per monitorare e contribuire a modellare le fortune del Milan. In Italia, il suo ruolo è descritto come quello di un consigliere – e chiunque ricordi il film “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, sa che nulla veniva deciso senza il contributo dell’importante consigliere di famiglia“.
E ancora:
“Ibrahimovic è stato quindi direttamente coinvolto nell’addio di Stefano Pioli, con cui aveva vinto lo scudetto da giocatore nel 2022. Da allora, Ibrahimovic è un eroe rossonero. «Grazie a Pioli, ora passiamo a Fonseca», il suo annuncio” in occasione della presentazione di Fonseca.
Una certa diffidenza, se non proprio avversione, ha accompagnato Fonseca durante tutta la pre stagione. Dopo il Parma, Fonseca ha deciso di compiere scelte impopolari contro la Lazio. Il nuovo allenatore aveva annunciato pubblicamente la panchina di Théo Hernández e di Rafael Leao, i due migliori giocatori della squadra. “Entrambi sono rimasti al Milan in estate, hanno giocato le prime partite in maniera deludente come il resto della squadra“. Fonseca ha provato a sostituirli ma a metà primo tempo la Lazio stava già 2-0. Poi sono entrati Leao e Hernandez e hanno trovato il pareggio.
“Lui e il testardo terzino Hernández si sono allontanati dal resto del gruppo con le loro borracce, non hanno ascoltato le indicazioni tattiche di Fonseca (durante il cooling break, ndr). È stato un atto dimostrativo verso un allenatore con il quale si stanno appena conoscendo; è molto discutibile se un rapporto del genere possa anche essere salvato“.
“Come può piacere tutto questo al consigliere (Ibrahimovic. ndr)?” Si chiedono i tedeschi. “Anche il suo mercato è stato avvolto dalla diffidenza. Mentre in Valle d’Aosta spirano già i venti autunnali, il Milan di Zlatan Ibrahimovic cerca ancora una strada da seguire“.